Ci arriva via e-mail la testimonianza di don Attilio Stra, salesiano italiano in missione ad Haiti dal 1976 (dopo essere stato 20 anni in Viet-Nam), che lascia poche righe scritte sulla carta per descrivere le proporzioni della tragedia, a noi rimandate dall’agenzia Ans degli stessi salesiani.
Don Attilio, che è tra i pochi sopravvissuti della sua comunità, ha confermato la completa distruzione dell’opera “San Giovanni Bosco” di Port-au-Prince Enam e dell’Opera delle piccole scuole di Padre Bonhem (Opepb) affidate ai salesiani. Gli oltre 200 allievi, scrive don Stra, sono ormai considerati morti insieme ad alcuni adulti del personale laico. E’ riuscito a mettersi in salvo Don Olibrice Zucchi, salesiano della comunità di Port-au-Prince Droullard, gettandosi dalla finestra della stanza a pian terreno in cui stava lavorando. Una segretaria che lavorava in un ambiente limitrofo è rimasta sotto le macerie.
Con il passare delle ore e dei giorni si delinea sempre più drammatico il quadro dei religiosi, dei sacerdoti e dei laici italiani presenti al momento del sisma nell’isola caraibica. Il missionario conclude la sua breve testimonianza chiedendo nella preghiera un ricordo per le vittime della catastrofe.