"Siamo stati colpiti gravemente", afferma don Ducange Sylvain, nominato nuovo superiore della Visitatoria "Beato Filippo Rinaldi" di Haiti lo scorso dicembre, riferendosi alla realtà salesiana. In una breve e drammatica comunicazione don Sylvain traccia il quadro della situazione a poche ore dal terremoto che ha colpito Haiti ieri pomeriggio, ora locale, con una scossa di magnitudo 7.0.
L'opera di Port-Au-Prince Enam e le presenze limitrofe dell'Istituto "San Giovanni Bosco", come l'Opera delle Piccole Scuole di Padre Bonhem, affidate ai Salesiani, e le "Lakay", sono state le più colpite di tutta la città. I salesiani dell'opera sono feriti. Il sig. Sanon ha trovato la morte sotto le macerie e, purtroppo, sotto di esse sono sepolti ancora oltre 200 allievi.
La casa ispettoriale e l'opera di Fleuriot, ambedue a Port-Au-Prince, sono state gravemente lesionate; due giovani salesiani in formazione che erano all'università risultano ancora dispersi.
Presso l'opera di Carrefour-Thorland una parte della casa e il centro di accoglienza è crollato, salvi i salesiani. A Gressier sono crollate le aule scolastiche.
A Petion-Ville gli edifici hanno subito danni e gravi lesioni.
Don Harold Bernard è stato estratto dalle macerie vivo.
"È una situazione molto difficile!", conclude don Ducange Sylvain. Gli sforzi dei soccorsi e degli stessi salesiani si stanno concentrando per cercare di trarre dalle macerie i sopravvissuti, in modo particolare gli oltre 200 allievi di Port-Au-Prince Enam.
Mons. Joseph Serge Miot, arcivescovo di Port-Au-Prince, è deceduto sotto le macerie.
(da ANS - Port-Au-Prince)