Riuscirà ad attirare l'attenzione della società italiana il bel video che Tv 2000 ha preparato con il sottofondo dei canti dei migranti interpretati dal coro "Bella Ciao" di Bruxelles e delle melodie napoletane riproposte da Renzo Arbore con la sua "Orchestra Italiana"?
La domanda non ha bisogno di risposte, dato che ogni anno il Rapporto Italiani nel Mondo attira e monopolizza l'attenzione dei media in Italia e all'Estero, grazie ad un volume unico nel suo genere, giunto alla sua quarta edizione, l'unico annuario esistente in Italia sui circa 4 milioni di connazionali all'estero.
L'obiettivo della Fondazione Migrantes, che giovedì 19 novembre ore 10.30 a Roma (Auditorium di via Rieti 13) presenta la quarta edizione del Rapporto Italiani nel Mondo 2009,è proprio quello di riportare l'attenzione pubblica sul tema dell'emigrazione, che così saldamente si interseca con quello di estrema attualità, che riguarda l'immigrazione, in una nazione che offre un'immagine, per certi versi contraddittoria, di terra di partenze e di arrivi, quasi un porto virtuale tra chi è stato costretto a lasciare l'Italia e chi vede oggi il Bel Paese.
Più di 500 pagine, una cinquantina di autori, tante tabelle, una grande varietà di temi frutto di un impegno di studio in Italia e nel mondo: dal turismo allo sport, dalla musica alla gastronomia, dalla storia all'attualità, dagli archivi ai testimoni privilegiati e alle indagini sul campo.
La scheda, che è stata predisposta per i giornalisti raccogliendo gli spunti più rilevanti del Rapporto, ridimensiona i luoghi comuni sull'emigrazione italiana e sottolinea gli aspetti innovativi di questa realtà. Sono sempre più consistenti le seconde e le terze generazioni nate all'estero e le persone con la doppia cittadinanza. Ammontano a diverse centinaia di migliaia gli italiani che si spostano per una breve emigrazione di lavoro e altri, meno numerosi ma ad alta qualificazione, che si trasferiscono in forma definitiva.
Non tutti sanno che nell'attuale mondo globalizzato il fatturato dei cantieri italiani all'estero quasi uguaglia il valore delle commesse dei costruttori in Italia.
Il volume non trascura la dimensione della lingua e della cultura italiana e il senso del transazionalismo e dell'impegno pastorale della Chiesa italiana nel mondo migratorio di oggi, caratterizzato dal forte numero di italiani all'estero che uguaglia quello degli immigrati in Italia.
Mons. Pier Giorgio Saviola, direttore della Migrantes, aprirà il convegno. Quindi, con il coordinamento di Franco Pittau, seguiranno le relazioni della redazione nazionale (Delfina Licata), di un redattore regionale (Raffaele Callia, Sardegna), di un operatore proveniente dall'estero (Giacomo Salmeri, Mannheim, Germania), di due parlamentari eletti all'estero (Franco Narducci PD e Aldo Di Biagio PDL). Concluderà l'incontro, in rappresentanza del Ministero degli affari esteri, il ministro plenipotenziario Carla Zuppetti, direttore generale degli italiani all'estero e delle politiche migratorie.