Sono decine di Migliaia gli angolani recentemente espulsi dalla Repubblica Democratica del Congo che hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria in vari siti intorno alla città di Mbanza Congo, nell'Angola settentrionale, a riferirlo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Secondo l'Unchr sono quasi 30.000 le persone che vivono dentro e intorno a tre sovraffollati centri di accoglienza a Cuimba (11.000 persone) e a Mama Rosa (circa 18.000 persone), rispettivamente a 30 km e 8 km dal confine con la Repubblica Democratica del .Congo. Urgente il bisogno di alloggi, cibo, medicinali e impianti igienici.
Desta grande preoccupazione nell'Unhcr il fatto che tra i rimpatriati forzati ci siano parecchi rifugiati angolani. Alcuni di loro hanno dichiarato di essere stati radunati e portati al confine nonostante esibissero i documenti che certificavano il loro status di rifugiati. Altri hanno riferito di essere stati portati via senza neanche poter prendere i documenti d'identità o gli effetti personali. La maggior parte di loro sono stati deportati dalla Provincia di Bas Congo, nel sud della Repubblica Democratica del Congo. Questi rimpatri forzati sono una risposta alle numerose ondate di espulsioni di congolesi dall'Angola dal dicembre 2008.
L'Unhcr ha accolto con favore l'accordo tra la Repubblica Democratica del Congo del Congo e l'Angola per porre fine a queste espulsioni incrociate. Tuttavia le autorità angolane hanno riferito di aspettarsi ulteriori e numerosi rimpatri di angolani che sentono di non potere più rimanere in Congo. A seguito della richiesta del governo angolano, che ha tentato di aiutare i rimpatriati, l'Unhcr ha in programma di dare assistenza ai gruppi di espulsi, molti dei quali sono attualmente sfollati e sono in attesa di poter tornare alle proprie case.