Prosegue la rivolta degli studenti della Bethlehem University (BU). Già da alcune settimane il Senato degli studenti aveva iniziato una serie di proteste contro la politica di rialzo delle tasse universitarie e contro l'esclusione all'iscrizione, da parte dell'Amministrazione, dei figli dei "martiri". Per fronteggiare questa situazione le parti in causa si sono confrontate in diversi meetings che hanno visto coinvolti oltre all'Amministrazione universitaria e il Senato degli studenti anche il Vaticano e le autorità Palestinesi. Nonostante ciò questa mattina, giorno della riapertura ufficiale del semestre autunnale e ripresa delle lezioni, i Fratelli della BU sono stati informati che il Governorato di Betlemme ha deciso di chiudere l'universita' a tempo indeterminato al fine di evitare dei gravi scontri.
La gravità della situazione è acuita anche dal peso politico e sociale della questione; questi eventi hanno una forte connotazione nazionale ed esprimono la voglia da parte di Fatah di affermare il proprio potere politico nelle diverse sfere della societa'.
Allo stato attuale delle cose il MICAD non dovrebbe essere toccato da questa situazione.
Il MICAD è un Master in Cooperazione e Sviluppo realizzato dal VIS presso l'Università di Betlemme che ha l'obiettivo di formare funzionari dei Ministeri palestinesi e studenti universitari sulle tematiche della cooperazione, favorendo una formazione adeguata e in grado di contribuire al processo di pace.
Lo stato, comunque, rimane delicato e complesso; per l'Amministrazione della Bethlehem University questo e' un momento particolarmente complesso e rende difficile prendere delle decisioni oggettive sulla questione. Le stesse proteste di molti studenti in favore della ripresa delle lezioni non sono bastate a dipanare la maglia intrigata di questi fatti.