Il VIS e Salesiani in Perù. La ricostruzione a due anni dal terremoto

Nell’agosto del 2007 due scosse di terremoto, rispettivamente di magnitudo 8 e 6 della Scala Richter, hanno colpito violentemente il Perù centrale provocando circa 1.000 morti, 76.000 case distrutte e centinaia di migliaia di sfollati.
A due anni di distanza da quel tragico evento, lo scorso 20 giugno il VIS, immediatamente intervenuto in loco insieme ai Salesiani con un progetto a favore della ricostruzione degli edifici, ha celebrato la consegna delle nuove case alle undici famiglie locali più povere. Ciascuna ha ricevuto una casa di legno di 54 metri quadri (5 vani: 3 camere da letto, sala e cucina) dopo aver collaborato, sotto la supervisione di personale esperto, alla loro stessa costruzione e pittura.
L’opera di ricostruzione e la semplice cerimonia di consegna sono documentate in un breve video amatoriale.

Il responsabile di progetto del VIS Enrico Marinucci è volontario in Perù e racconta così questa significativa esperienza di ricostruzione che dona nuova speranza di vita.

"Carissimi,
è vero che da quando son partito non ho più scritto, ma come sempre una volta sul campo mi faccio trascinare da tante cose ed una di queste è il progetto di emergenza che abbiamo appena concluso, riguardante la consegna di case ai terremotati di Chincha (città a 200 km. da Lima verso sud), dove il 15 agosto del 2007 un terremoto di 8.1 gradi ha causato circa 1.000 morti, 76.000 case distrutte e centinaia di migliaia di sfollati...In alcune città dell'area ancora si vedono macerie, edifici da ricostruire e famiglie che vivono in tende o case di paglia, al caldo d'estate e freddo d'inverno.
 
Mi fa molto piacere condividere con voi questo video di 1'30'' che riassume l'intervento del VIS con la controparte salesiana locale, così ogni tanto oltre a riunioni, documenti, conti ecc. potete vedere direttamente dai vostri pc i risultati del vostro lavoro sulla pelle dei beneficiari.
 
Una cosa davvero toccante è vedere la gente così riconoscente e a volte commossa per questo regalo che non si aspettava.
Ci hanno raccontanto che molti di loro di notte (ora fredda perché qui è inverno), erano costretti alzarsi e spostarsi da un'altra parte dell'"abitazione", perché la pioggia passava e li bagnava...storie da altro mondo."