L'esercito ha annunciato di aver definitivamente sconfitto i ribelli e che sono in corso le verifiche per identificare tra i cadaveri Vellupillai Prabhakaran, comandante in capo delle ‘Tigri per la liberazione della patria tamil' (Ltte); la televisione nazionale ha già dato l'annuncio della morte di Prabhakaran, citando la testimonianza di due soldati. Ieri le Ltte, pur senza usare mai la parola "resa", avevano dichiarato di "far tacere le armi" dicendo che la lotta indipendentista era "giunta alla fine" e di farlo per salvare i civili. L'esercito conferma oggi l'uccisione anche di alti due dirigenti del movimento ribelle e di aver trovato il corpo del figlio maggiore di Prabhakaran.
Secondo le dichiarazioni fatte dai soldati intervistati dalla televisione, il capo delle Ltte era in una vettura blindata seguita da un bus pieno di guerriglieri; incontrando le forze di sicurezza ne è seguita una battaglia di due ore in cui un razzo è stato lanciato contro il veicolo blindato; il corpo estratto dal mezzo deve essere identificato con certezza. Non ci sono al momento informazioni indipendenti sulla situazione dei 50.000 civili che erano rimasti intrappolati nei combattimenti. "Da ieri abbiamo perso ogni contatto con il nostro personale sul campo" dice alla MISNA Sarasi Wijeratne, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa, "siano in una fase di evoluzione della situazione su cui non possiamo dire nulla - ha continuato - se non che abbiamo offerto alle autorità la nostra assistenza per evacuare i malati e i feriti e per portare gli aiuti di prima necessità agli sfollati che sono ancora nella zona".
A Colombo un gruppo di manifestanti ha preso a sassate l'ambasciata della Gran Bretagna, governo che nelle ultime settimane è stato tra i più critici nei confronti delle autorità cingalesi per la mancata protezione dei civili tamil durante gli scontri.
Il conflitto civile in Sri Lanka, allo scopo di creare un territorio autonomo nelle regioni abitate in gran parte dalla minoranza tamil, è cominciato nel 1983 dopo molti anni di tensioni, anche con sfoghi violenti, collegate alle discriminazioni politiche e sociali denunciate dai tamil; si stima che la guerra abbia provocato almeno 90.000 vittime. L'esercito ha annunciato oggi la riconquista completa dell'isola, la cui parte settentrionale e orientale era nelle mani dei ribelli fino all'estate del 2006 quando, nonostante un processo di pace avviato nel 2002, è cominciata una lenta e sanguinosa riconquista.
L'Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillai, nei giorni scorsi ha convenuto sulla necessità di avviare un'inchiesta sui crimini di guerra commessi da entrambe le parti in particolare nell'ultima fase del conflitto in cui si stima che migliaia di civili tamil inermi siano morti sotto i bombardamenti d'artiglieria.
Fonte: Misna