“Civil G8”: presentate le proposte della società civile in vista del Summit di luglio

In vista del prossimo Summit del G8, la Coalizione Italiana contro la povertà (GCAP - Global Call to Action Against Poverty), alla quale il VIS aderisce, ha presentato oggi a Roma, nel corso del "Civil G8", le proposte della società civile internazionale ai cosiddetti "sherpa" dei G8, i diplomatici incaricati dai governi per l'organizzazione del summit.

"Serve un nuovo modello di sviluppo fondato su una nuova architettura economico-finanziaria e una maggiore consapevolezza delle responsabilità sul deterioramento dell'ambiente e sui cambiamenti climatici, sulla necessità di garantire i beni comuni e i diritti fondamentali a tutte le persone. Per questo motivo si impone l'urgenza di una nuova governance i cui percorsi decisionali vedano coprotagonisti i Paesi in via di Sviluppo e le rappresentanze di società civile del Nord e del Sud del mondo", ha dichiarato Sergio Marelli portavoce GCAP.

Beni comuni; cambiamenti climatici e ambiente; sovranità alimentare e agricoltura; economia globale, finanza e lavoro; governance globale. Questi, pertanto, i cinque grandi filoni tematici sulla base dei quali sono state elaborate le proposte della società civile.

Beni comuni

I beni comuni sono diritti umani basilari: acqua, servizi sanitari di base, salute, accesso alle cure e educazione. Sono interdipendenti in quanto la carenza anche solo di uno di essi, causa gravi squilibri nel godimento degli altri. I servizi di base devono essere garantiti per tutti i cittadini anche mediante la funzione di vigilanza degli Stati. L'impegno del G8 in questo settore, è particolarmente importante alla luce del fatto che la crisi economica sta facendo aumentare la povertà nei Paesi in via di sviluppo e di conseguenza le aspettative verso maggiori interventi pubblici.

Cambiamenti climatici e ambiente

L'attuale crisi globale ha evidenziato quanto la relazione tra esseri umani ed ecosistema sia stretta e quindi quanto le questioni ambientali possano influire negativamente sulla vita degli uomini. La lotta ai cambiamenti climatici richiede una trasformazione culturale su larga scala. I Paesi del G8 devono essere tra i promotori dell'accordo globale sul clima atteso a Copenhagen. La finanza internazionale pubblica e privata dei Paesi del G8 dovrebbe inoltre supportare il passaggio dall'utilizzo di fonti energetiche inquinanti a quello di energia "pulita".

Sovranità alimentare e agricoltura

Mentre ad oggi più di un miliardo di persone soffrono la fame e gravi carenze nutrizionali, gli investimenti in agricoltura rimangono molto al di sotto delle esigenze. Per questo motivo i Paesi del G8 devono promuovere un nuovo modello agricolo basato sull'agro-ecologia e sulla produzione a scala familiare, in quanto più sostenibile, inclusiva e attenta a garantire la protezione della biodiversità. Per rispondere alla crescente crisi alimentare con politiche efficaci è necessaria l'inclusione e la piena partecipazione delle organizzazioni dei piccoli produttori e quelle della società civile.

Economia globale, finanza e lavoro

L'ultimo vertice del G20 ha riconosciuto la necessità di stanziare nuove risorse finanziarie per i Paesi poveri ma sembra che la maggior parte di queste saranno elargite sotto forma di prestiti. E' quindi necessario che i Paesi del G8 stabiliscano nuovi meccanismi di estinzione dei debiti che ne seguiranno, scongiurando così il rischio di una nuova crisi del debito. Nel campo del lavoro, il G8 deve impegnarsi a stanziare le risorse necessarie a riformare le regole del mercato del lavoro e garantire migliori condizioni di lavoro per tutti. Non ultimo, rimane fondamentale raggiungere l'obiettivo dello 0,7% del PIL da stanziare in aiuto pubblico allo sviluppo.

Governance globale

I Paesi del G8 hanno giocato un ruolo importante nel prendere impegni precisi su istanze di carattere globale, come gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, Il Fondo Globale e il debito. Adesso è essenziale che questi impegni vengano raggiunti affinché il G8 non perda di credibilità. Per questo motivo è dunque necessario mettere in piedi un forte sistema di monitoraggio dei progressi fatti, riconoscendo l'apporto fondamentale della società civile.

Ulteriori informazioni sull'attività della GCAP in relazione al G8 sono disponibili sul sito http://www.gcap.it/2009/segno.php