Il Don Bosco di Žepče in Bosnia – Erzegovina inaugura la nuova strada della convivenza

Martedì 18 novembre a Žepče in Bosnia Erzegovina, si è inaugurato ufficialmente il Centro Giovanile Don Bosco, realizzato con il contributo della Cooperazione Italiana, della Regione Lombardia e della CEI. A questa giornata hanno partecipato: Tommaso Andria, Incaricato d'Affari dell'Ambasciata d'Italia a Sarajevo, Stefania Fantuz, Gender & Youth Advisor dell'UTL Sarajevo, Gianluca Antonelli, Direttore Generale del VIS, Don Ivan Marijanović, Ispettore dell'Ispettoria Salesiana della Croazia, Don Josip Krpić, Direttore dell'opera e l'Economo Don Tihomir Šutalo.

Sorto all'interno del Centro Scolastico Don Bosco, il Centro Giovanile è già luogo di riferimento per la popolazione della piccola cittadina e dell'intero Cantone Zenica-Doboj. Il Don Bosco, infatti, non solo comprende un liceo ed una scuola tecnico professionale, ma è anche uno dei pochi luoghi ove possono essere svolte attività sportive come il judo e il calcio, oppure culturali come il laboratorio teatrale. Il tutto con il preciso intento di permettere ai ragazzi, di diverse culture, di vivere insieme la quotidianità e la formazione sia scolastica che umana.

La convivenza fra ragazzi delle diverse etnie e lo sviluppo cooperativo diviene per una cittadina rurale come Žepče, dove la prevalenza degli abitanti è di etnia croato-bosniaca mentre in tutta l'area circostante è bosniaco-musulmana, essenziale per una pacifica convivenza e fondante per il futuro. E nello stesso tempo diviene esempio vitale per una giovane Nazione, come quella della Bosnia Erzegovina, in cui la convivenza fra le diverse culture è ancora precaria e difficile tanto da condizionare la situazione politica che ne rispecchia la forte insicurezza.

La Bosnia Erzegovina, infatti, a più di dieci anni dalla guerra è una delle nazioni più povere tra quelle nate dopo la disgregazione dell'ex-Jugoslavia e oggi vive una forte recessione economica. Il problema dei giovani, per la grande maggioranza disoccupati e senza una chiara prospettiva di futuro, fa soccombere qualsiasi progetto di rinascita e di crescita sociale e personale.

L'inaugurazione del Centro Giovanile Don Bosco di Žepče è quindi non solo un evento per questa cittadina, ma anche un forte segnale di speranza per tutta la Bosnia-Erzegovina.