Prima dell'alba di oggi, nei pressi di Rutshuru a ottanta chilometri da Goma, sono ricominciati i combattimenti tra ribelli e miliziani filo-governativi. Le parti che si combattono sono i ribelli guidati da Nkunda e le milizie di auto-difesa Mai-Mai, già protagoniste di altre guerre avvenute nella Regione dei Grandi Laghi. Sono gruppi armati che non sono ben identificabili, anche se per la maggior parte sono di etnia hutu, ma usualmente sono formati da capi villaggio o mercenari. I Mai-Mai sono già colpevoli di crimini di guerra contro l'umanità.
Intanto, la Monuc, Missione ONU nella Repubblica Democratica del Congo, ha dato ordine ai caschi blu presenti in loco di sparare contro i ribelli fermi a pochi chilometri da Goma.
Al Centro Don Bosco Ngangi Padre Mario Perez e i volontari VIS non hanno tempo di pensare a quello che succede intorno: ai 350 bambini stabilmente accolti si sono aggiunti più di 900 sfollati, e il numero delle famiglie in fuga che cercano un riparo aumenta di ora in ora. È stato individuato anche un caso di colera tra il migliaio di profughi accolti, che si spera di poter isolare, per evitare un contagio a catena, e di portare al più presto nell'ospedale più vicino.