Si terrà a Padova - dal 24 al 28 ottobre - una conferenza sulle problematiche del cambiamento climatico e le sue interazioni con i sistemi sociali. Urgente riflettere e proporre soluzioni per affrontare al meglio le conseguenze.
Quali criteri di giustizia ed equità dovranno guidare la definizione di un nuovo accordo giuridico internazionale a partire dal 2012 quando si dovrà rinegoziare la continuazione del Protocollo di Kyoto?
In questi giorni la "rivoluzione verde europea" propone il raggiungimento di obiettivi comunitari entro il 2020. Obiettivi fissati nel 2007 dal Consiglio europeo che mirano a raggiungere una riduzione del 20% dell'anidride carbonica, la crescita di fonti rinnovabili ed il risparmio energetico.
Ben lontani ancora dalle aspettative di Kyoto, l'Europa si interroga sulle modalità e sui piani da seguire, ma non tutti sembrano essere d'accordo.
Il nostro paese - che mostra spesso di preferire grandi gettate di cemento a spazi verdi - risponde alla sfida con reticenza e poca flessibilità. Atteggiamento secondo molti "Irresponsabile".
Quesiti quelli sul cambiamento climatico che non riguardano solo l'Europa ma che coinvolgono l'intero pianeta. Quesiti che saranno sempre più al centro del dibattito pubblico internazionale ai quali prima o poi bisognerà dare una risposta giusta, una ragionevole divisione di responsabilità e costi cosi da promuovere una economia più sostenibile non solo nei paesi occidentali ma anche in quelli del Sud del mondo.
Responsabilità quella del cambiamento climatico che riguarda tutti noi. Come far sì che i cambiamenti nei comportamenti e negli stili di vita siano percepiti come un miglioramento della qualità della vita?
Sul sito www.timetolead.eu c'è una petizione da firmare per chiedere al governo italiano di fare la sua parte per ridurre le emissioni di gas serra e per combattere il cambiamento climatico in atto. Fai anche tu la tua parte!