Si è chiuso il Forum Terra Preta che si è svolto contemporaneamente al Vertice FAO

Si è chiuso il Forum internazionale Terra Preta organizzato dall'International NGO/CSO Planning Committee for Food Sovereignty insieme ai rappresentanti delle 270 Associazioni e Organizzazioni aderenti al Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare. La dichiarazione finale del Forum, elaborata in seduta plenaria dai delegati, è stata letta davanti ai Capi di Stato presenti al Vertice FAO da Ben Powless, rappresentante dell'Indigenous Environmental Network, che si batte per il diritto al cibo e la sovranità alimentare. Tutti d'accordo nel chiedere sostegno e rispetto dei piccoli agricoltori, dell'agricoltura familiare contro le grandi multinazionali dell'agro-business.

Il discrimine tra il Forum Terra Preta e il Vertice FAO sta nell'analisi che mette in evidenza come le elite economiche e politiche si stanno arricchendo con la crisi alimentare: le speculazioni finanziarie sono una tra le cause dirette dell'incremento dei prezzi delle derrate alimentari e quindi una delle principali ragioni della crisi alimentare.

Mentre con il Summit FAO il Comitato ha condiviso l'individuazione delle cause nell'aumento del prezzo del petrolio, l'innalzamento degli standard della dieta di Paesi in forte crescita economica, i cambiamenti climatici e le avversità alimentari, l'enorme ricorso a coltivazioni estensive di agro-combustili, il tema delle speculazioni finanziarie resta un divario pare insanabile, restando fuori dalle discussioni dei delegati governativi.

Infatti il riconoscimento del ruolo nefasto delle speculazioni finanziarie significherebbe riconoscere ancora una volta come la massimizzazione del profitto per pochi - le multinazionali dell'agro-business hanno aumentato i loro introiti dal 35% al 70% in un anno - riesce a prevalere sul bene di ¾ dell'umanità. Tener conto solo del punto di vista emergenziale significa drammaticamente avviarsi nei prossimi anni verso un incremento del numero di persone che soffre la fame, ora 860 milioni secondo la FAO, invece di raggiungere nel 2015 come ci si è impegnati con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio il dimezzamento degli affamati.