Brasile: combattere la malaria con il té di artemisia

L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha confermato e ribadito numerose volte l'efficacia dell'artemisinina (principio attivo della pianta di /artemisia annua/) nel combattere la malaria nella sua forma più aggressiva e virulenta.

La richiesta di artemisia aumenta di anno in anno a causa del suo sempre maggiore utilizzo in campo farmaceutico, sopratutto nella cura della forma più virulenta di malaria, quella causata dal plasmodium falciparum sempre più resistente ai tradizionali medicamenti antimalarici e che causa circa 2 milioni di morti ogni anno.

La coltivazione di artemisia, per l'utilizzo nella lotta alla malaria, è stata realizzata per la prima volta in Amazzonia da ICEI usando sementi selezionate e consulenze scientifiche fornite dall'Università di Campinas (San Paolo-Brasile) e da medici e scienziati brasiliani. Nel marzo 2006 ICEI e la sua controparte brasiliana Aspac, hanno iniziato, in 10 comunità rivierasche dell'aerea di Silves, la distribuzione di foglioline secche di artemisia per confermare l'efficacia terapeutica del tè di artemisia, ottenendo sin dal primo giorno di utilizzo dell'infuso una rapida scomparsa dei parassiti.

Il principale obiettivo che che si pone è quindi quello di diffondere la coltivazione e l'utilizzo dell'Artemisia in zone estreme, marginali e disagiate, dove la malaria è endemica, con la formazione tecnica di agenti locali per seguire i casi e per eseguire il monitoraggio della crescita e dell'uso dell'artemisia a livello di comunità.

A conclusione di questa prima fase, già avviata nell'Amazzonia brasiliana, inizieranno le procedure colturali e poi cliniche per dar vita ad analogo intervento in altri paesi tropicali colpiti dalla malaria, partendo da Mozambico, Senegal, Mali, Etiopia, Kenya, Angola, Benin, Burkina Faso... e/o laddove esistano i mezzi, le risorse umane e le condizioni locali per poter ben lavorare.

La prima fase del progetto, è stata finanziata da ICEI, dal Comune di Roma e da donazioni private. E' in corso di valutazione un finanziamento richiesto alla Banca Mondiale e si è aperto un confronto con la Cooperazione italiana, ma ogni contributo, decisivo, in prospettiva, per salvare vite umane, è più che benvenuto.

Per ogni ulteriore approfondimento e chiarimento si puo contattare ICEI allo 02-25785763, info@icei.it