Libano: giorni di scontri ai limiti della guerra civile

La situazione in Libano è piuttosto critica, pare la peggiore attraversata dagli anni della guerra civile. Dopo cinque giorni di scontri ai limiti della guerra civile, il numero delle vittime è di 81 persone uccise e altre 250 ferite. Lo hanno riferito fonti delle forze di sicurezza, secondo cui sono stati 14 i guerriglieri di Hezbollah che hanno perso la vita ieri. Tanto Jumblatt quanto Talal Arsalan, capo di un gruppo che appoggia Hezbollah, sono stati costretti a lanciare appelli ai rispettivi seguaci affinché cessassero di sparare, e rispettassero il recente compromesso imposto dalle forze armate.

La zona è stata poi affidata al controllo delle truppe regolari, non prima però che le forze pro-Hezbollah avessero conquistato diverse posizioni avversarie nel distretto di Aley.
Intanto fonti del governo libanese del sunnita Fouad Siniora hanno riferito che entro 48 ore arriverà nel Paese una delegazione della Lega Araba, guidata dal segretario generale Amr Moussa, per contribuire a risolvere la crisi. "Sono in corso preparativi per allestire un aeroporto militare a Quoliat, nel Libano orientale, per ricevere l'aereo che condurrà la delegazione ed evacuare gli stranieri dal Paese", riferiscono fonti della sicurezza.

Il VIS ha in corso vari progetti di sviluppo a favore della popolazione locale, ed in loco si trovano anche due volontari italiani per coordinare questi progetti. Al di la della recente situazione critica i nostri volontari sono tranquilli e in contatto continuo con l'Ambasciata Italiana in loco per ogni eventuale provvedimento di sicurezza.