Con il passare dei giorni la situazione non sembra cambiare: incredibile impennata dei prezzi dei prodotti alimentari di prima necessità e impietosa siccità. Queste sono le disarmanti notizie arrivate dai nostri volontari in loco. Un paio di giorni fa le truppe governative locali hanno aperto il fuoco uccidendo almeno due persone durante una protesta contro l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.
La crisi è iniziata nei giorni scorsi, quando i commercianti della città non hanno più accettato il pagamento in scellini somali chiedendo solo dollari statunitensi. La misura è stata decisa a causa dell'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e della diffusione nel paese di un gran numero di banconote false. Tale situazione ha portato a una manifestazione di circa 10 mila persone nel principale mercato cittadino, quello di Barakat, i cui negozi sono stati chiusi per timore di assalti da parte della folla.
Le Nazioni Unite hanno recentemente lanciato l'allarme sul progressivo «deterioramento della situazione umanitaria» in Somalia a causa dell'aumento dei prezzi e dell'aggravarsi della siccitá: «Circa 2,6 milioni di somali ora hanno bisogno di assistenza, oltre un terzo della popolazione del paese, con un aumento del 40 per cento rispetto allo scorso gennaio» aveva reso noto lo scorso venerdì l'Onu.
A Lafeissa la situazione è davvero drammatica. Giornalmente arrivano centinaia di persone a chiedere ristoro: attualmente si è arrivati a circa 1.600 famiglie (circa 8.000 persone) di sfollati .
E' prevista un'ulteriore ondata di profughi nei prossimi giorni per il recente generale deterioramento della situazione prezzi/siccità.
E' necessario intervenire immediatamente ma la scena internazionale ha i riflettori puntati sulla situazione birmana e così, anche questa volta, la Somalia potrebbe regnare nell'ombra.
Viene allora da chiedersi se siamo esseri a compartimenti stagno che non sono in grado di attirare la loro attenzione su più di un soggetto alla volta o se è il momento giusto per trovare il coraggio e maturare una riflessione seria e costruttiva scegliendo di fare informazione.