Il 2008 sarà un anno interamente dedicato al nostro Pianeta, durante il quale si prevedono molteplici eventi. L'assemblea generale delle Nazioni Unite ha, infatti, proclamato il triennio 2007-2009 l'anno internazionale del Pianeta Terra, il primo interamente dedicato alla scienza e alla salvaguardia del nostro pianeta. Un triennio in cui dimostrare i risultati ottenuti negli ultimi anni dalle geoscienze e sollecitare politici e amministratori ad applicare le conoscenze acquisite per il beneficio dell'umanità e per favorire lo sviluppo sostenibile.
Il 2008 è stato dichiarato anche l'anno internazionale sulle condizioni igienico-sanitarie. Sebbene si stimi che nel mondo tra il 1900 e il 2004 oltre 1 miliardo e 200 milioni di persone abbiano avuto accesso ai servizi igienici, ancora oggi 2,6 miliardi di persone, cioè il 40% della popolazione mondiale, ne sono ancora esclusi. La carenza di servizi igienici sanitari contribuisce ogni giorno alla morte di migliaia di donne e bambini per cause di malattie prevenibili. Sarebbero infatti 980 milioni i bambini nel mondo privi di accesso a servizi igienici afeguati ( dati Unicef).
Una iniziativa congiunta tra l'Unione Europea, gli Stati membri e la società civile europea con la presenza del commissario europeo Jan Figel (responsabile per l'istruzione, la cultura e la formazione) e degli ambasciatori europei per l'incontro tra culture dedicherà l'anno 2008 protagonista al rafforzamento del dialogo interculturale tra gli stati dell'UE. Sensiblizzare quanti vivono nell'UE, in partcolare i giovani, all'importanza di sviluppare una cittadinanza europea attiva e aperta sul mondo, rispettosa della diversità culturale e fondata sui valori comuni dell'UE e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Quindi proporre il dialogo interculturale come opportunità per contribuire a una società pluralistica e dinamica, in Europa e ne mondo intero e da esa trarne beneficio.
Per il raggiungimento di tali obiettivi serviranno piani di azioni concrete: incoraggiare partnership tra pubblico e privato, promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e la condivisione di buone pratiche al fine di mettere in comune punti di forza di ciascun settore, far progredire la coscienza collettiva su questi temi, raccogliere fondi e mettere a punto piani di azione a livello di singoli stati.