A diciotto anni della Convezione ONU sui diritti del fanciullo, nata 30 anni dopo l'omonima Dichiarazione, oggi si "celebra" la Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Numerosi gli appuntamenti in tutta Italia.
Secondo i dati ONU, ogni giorno 26.575 bambini tra gli 0 e i 5 anni muoiono nel mondo. Antonio Scalvi, Presidente della sezione italiana dell'Unicef, lancia un appello per questa giornata e propone di "non "celebrare" ma di assumere nuovi impegni". Infatti, dopo la ratifica della Convenzione del 1991, l'Italia ha fatto molto per diffonderla e sensibilizzare la società ma manca ancora molta strada da fare.
Perciò, dobbiamo coinvolgere innanzitutto loro, i ragazzi, rendendoli partecipi ma soprattutto veri protagonisti. Dobbiamo prenderci chiare responsabilità in quanto genitori, insegnanti, politici, giornalisti, ecc. Dobbiamo pensare all'istruzione ed educazione di questi ragazzi per dar loro gli strumenti necessari per conoscere i loro doveri ma anche diritti. Solo così, con un impegno costante, comune e condiviso potremmo passare dalle parole ai fatti.
Il futuro di questi ragazzi lo costruiamo oggi, insieme.
Virginia Laura Labal