Il prossimo 25 di ottobre entrerà in vigore la Legge Costituzionale 2 Ottobre 2007, n. 1: Modifica all'articolo 27 della Costituzione, concernente l'abolizione della pena di morte - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 ottobre 2007, n.236.
Infatti il IV comma dell’articolo n° 27 della nostra Costituzione prevedeva ancora la pena di morte nei casi previsti dalle leggi militari in stato di guerra. Un passo dovuto che però non nasconde quanto sia ancora lunga la strada che lo Stato italiano deve percorrere per giocare al recupero in tema di promozione e protezione dei diritti umani. Oggi che l’Italia siede al tavolo del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite è fondamentale che si spogli della presunzione appartenente alla maggior parte dei paesi a democrazia consolidata per concentrarsi di più su una politica nazionale e internazionale che miri ad implementare gli strumenti di difesa e di tutela dei diritti umani prima di pretendere di “fare le pulci in casa degli altri”.
Tra le raccomandazioni ONU nei confronti delle quali il nostro paese è ancora inadempiente svetta gloriosa quella per la costituzione in Italia di una Istituzione Nazionale Indipendente che garantisca a livello nazionale il rispetto dei diritti umani. Nei prossimi tre anni di mandato dell’Italia al Consiglio Diritti Umani sarebbe segno di grande consapevolezza civica da parte del nostro paese riuscire a raggiungere almeno questo obiettivo.Attualmente il DDL 1463 sulla National Human Rights Istitution è fermo in Senato.
Debora Sanguinato