Apre a Roma il primo grande spazio espositivo dedicato al commercio equo e solidale. Anche i più estremi “compagni di vita” potranno dedicarsi, oltre che ad un’equa e pensata spesa casalinga, ad un po’ di sano e frenetico shopping.
Girando e rigirando nei circa 3.500 mq espositivi della “Città dell’altra economia” si potranno trovare botteghe del commercio equo e solidale, bio bar, bio ristoranti, ed anche uno sportello della Banca Etica. La struttura ospiterà anche un’area per eventi, mostre, spettacoli e fiere. E ancora turismo responsabile, agricoltura biologica, riciclo, software libero e chi più ne ha più ne metta, perché l’obiettivo è proprio questo: spostare l’ago della bilancia.
L’idea nasce dall’esigenza di dar vita da una forma di economia diversa, che ponga al centro la persona quale essere portatore di cultura e diversità, capovolgendo le regole dei mercati “occidentali” dove solitamente è la fredda logica del profitto ad avere la meglio.
Anni di progetti e di lavori in corso affinché quegli spazi (quelli dell’ex mattatoio, da sempre ospiti della festa dell’altra economia) potessero prendere forma. La forma di una città, quella dell’altra economia, e di una capitale mondiale, Roma, unite per “incontrare” il mondo.
E se è vero che la conoscenza di noi non può che passare attraverso la relazione con l’altro, passando per la periferia Sud di Roma, se siete fortunati, potrete incontrare una parte di voi.
Debora Sanguinato