E’iniziato a Montecitorio il cammino parlamentare per la riforma della legge Bossi-Fini.
Vista la complessità della materia, il disegno di legge delega presentata dal governo prima di arrivare in aula dovrà riscuotere i pareri di altre otto commissioni permanenti. E’ chiaro che i tempi per la riforma non saranno brevi. Inoltre, una volta approvato il ddl, bisognerà aspettare il decreto legislativo del governo che tradurrà in legge i suoi principi.
Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, co-autore della nuova legge Amato-Ferrero, attacca la legge Bossi-Fini. Il ministro ha recentemente dichiarato che “'è una situazione vergognosa che chi ha diritto a permessi a norma di legge debba aspettare 12-16 mesi. Penso che per riuscire a cambiare questa situazione sia necessario cambiare la legge Bossi-Fini. Per questo auspico che la nuova legge sull'immigrazione si possa approvare rapidamente in modo che queste lungaggini si possano togliere”.
Tra le principali novità della Amato-Ferrero: programmazione triennale dei flussi (con possibilità di modificare ogni anno le quote); assunzioni più facili per colf e badanti; permessi di soggiorno più lunghi; una semplificazione della burocrazia. Torna inoltre lo sponsor: enti locali, associazioni, imprenditori o privati che garantiscono economicamente per il lavoratore straniero che deve venire in Italia. Previsti anche l’autosponsor, liste di collocamento all’estero, la riforma dei Cpt e una partecipazione attiva dei cittadini stranieri alla vita pubblica con la concessione del diritto di voto alle elezioni amministrative.
Per quanto riguarda la lotta alla clandestinità, si punta a programmi di rimpatrio assistito e un nuovo ruolo dei centri di permanenza temporanea, più orientato all'accoglienza e diversificato a seconda della pericolosità sociale del clandestino.