Si irrigidisce sempre di più la censura nei confronti degli artisti dissidenti in Zimbabwe. Tutte le arti sono aspramente messe a dura prova dal governo di Mugabe, contrario ad ogni forma di opposizione. Spettacoli bloccati, artisti arrestati, gli episodi non mancano.
La lista degli artisti zimbabwani che emigrano all'estero si allunga, e non solo per la censura. Diventa sempre più complicato reperire i materiali, vista la mancanza di valuta straniera, e le gallerie riducono le esibizioni. Molti artisti si trovano costretti ad emigrare nei Paesi vicini pur di poter esprimere le proprie idee attraverso il proprio talento.
La radio e la tv sono di appannaggio esclusivo degli inneggiatori al regime, quindi la possibilità di affidare ai media la protesta resta un miraggio.
Nel tentativo di trovare un canale di espressione del dissenso molti artisti affollano le notti della capitale con spray e slogan senza scampo, tappezzando la città di graffiti di accusa, l’unica forma d’arte che il governo non riesce ancora ad arginare.
Il popolo dello Zimbabwe non si lasciano intimorire. Tantomeno la loro arte.