Si chiude il 27 febbraio il FORUM INTERNAZIONALE PER LA SOVRANITÀ ALIMENTARE, organizzato, nel villaggio di Sélingué, nel Mali, da diversi movimenti sociali internazionali tra cui Vía Campesina, la Rete di Organizzazioni dei Produttori Allevatori e Agricoltori dell’Africa Occidentale, la Marcia Mondiale delle Donne.
Da 98 Paesi del mondo interverranno più di 500 persone, con l’intento di individuare sistemi alimentari che tutelino in primis i piccoli agricoltori e i consumatori.
Per l’occasione è stato costruito un Villaggio Conferenza - che al termine del Forum diventerà un Centro di Formazione - per la realizzazione del quale è stata coinvolta la comunità intera. “È un onore ricevere il pianeta da noi. Non potevamo restare con le braccia incrociate”, ha detto Moussa Doumbia, direttore della radio “La Voiz de Selingue”.
Il Forum punta da un lato a pianificare uno schema di azioni che promuova la sovranità alimentare e che possa diventare punto di partenza dell’agenda politica mondiale, nella difesa del diritto di ogni popolo a definire le proprie politiche agrarie in materia di alimentazione.
Dall’altro si spera di attirare l’attenzione dei mass-media per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sul grado di incisione che il comportamento del consumatore ha sulla produzione alimentare locale; sulla rivalutazione dell’agricoltore come punto di partenza di una agricoltura sostenibile e della lotta agli alimenti geneticamente modificati; sull’impegno dei pescatori nel difendere gli oceani, dei pastori nel rivendicare i propri stili di vita nomade, degli indigeni nel tutelare le proprie radici, di terra e di pensiero.