A quanto pare proprio non riusciamo a capire e così ci ritroviamo a dire sempre le stesse cose con dati sempre più allarmanti e a dover fare quel patetico terrorismo psicologico che altro non è che una tragica fotografia della realtà.
Siete mai stati nella casa degli specchi nei parchi gioco? Beh! Questi specchi hanno la capacità di deformare completamente il tuo corpo dandoti un’immagine distorta della tua persona: noi stiamo facendo lo stesso gioco con il nostro pianeta con un’unica differenza… questo non è un gioco è quell’immagine deformata sarà il nostro presente.
L’illustre IPCC – Intergovernment Panel on Climate Change – la più importante commissione di studio delle Nazioni Unite sta giocando al ribasso: i dati di cui tanto si dibatte in questi giorni sull’innalzamento delle temperature e dei livelli dei mari sarebbero così rosee da essere inattendibili.
L’“attenti all’ottimismo” arriva dal grande centro di ricerca tedesco Potsdam Istitute for Climate Impact Reserch. Secondo Stefan Rahmstorf, climatologo dell’insigne istituto, le previsioni fatte dall’IPCC sarebbero troppo ottimistiche. I ricercatori tedeschi hanno dimostrato che in realtà la temperatura media del pianeta è aumentata di 0,33 gradi negli ultimi 5 anni, il che vuol dire che si sono realizzate le stime peggiori previste nel 2001 dall’IPCC. Stessa cosa vale per l’innalzamento dei livelli delle acque.
Secondo il rapporto 2001 dell’IPCC l’innalzamento del livello degli oceani avrebbe dovuto essere di soli due millimetri l’anno, in realtà le osservazioni effettuate dai satelliti dimostrerebbero una crescita costante pari a 3,3 millimetri l’anno. Ma non solo il tasso di crescita del livello degli oceani negli ultimi venti anni è del 25% più elevato di quello mai registrato negli ultimi 115 anni.
Nel 1986 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato a grandissima maggioranza la Dichiarazione sul Diritto allo Sviluppo e sul Diritto all'Ambiente (l’Italia era tra i paesi pro). La connessione e l’interdipendenza tra le categorie dei diritti umani e diritto all'ambiente dovrebbe garantire una tutela giuridica maggiore: la democrazia, fondata sulla volontà popolare, dovrebbe costituire elemento imprenscindibile nel contesto integrato dei diritti fondamentali nonchè elemento propulsore di una attenzione maggiore al benessere del pianeta e di chi lo abita.
Errore di valutazione a quanto pare!!!
Forse, davvero, è giunto il momento di iniziare ad “investire” seriamente ma non nelle sterili promesse di inconsapevoli uomini politici ma nella cultura, nella ricerca e nelle nuove tecnologie per cercare di dar vita ad un mondo possibile: il nostro.
Debora Sanguinato