Sempre più spesso i bambini divengono bersaglio dei conflitti armati, quasi la metà delle persone uccise in guerra durante gli anni '90 sono bambini.
Molti altri milioni di bambini sono rimasti gravemente feriti o sono stati resi disabili in modo permanente; hanno sopportato violenze sessuali, traumi psicologici, fame e malattie. Circa 20 milioni di bambini sono stati strappati dalle loro case e comunità d'origine a causa della guerra.
Le bambine sono le più vulnerabili infatti, la violenza sessuale viene spesso utilizzata in modo deliberato come arma di guerra. Le mine antiuomo sono responsabili di 15.000-20.000 vittime all'anno, e circa 1/5 di esse sono bambini. I bambini sono particolarmente a rischio di restare feriti o uccisi a causa delle mine, perché le loro dimensioni ridotte, la forma insolita e i colori le fanno sembrare dei giocattoli.
Si calcola che nel mondo siano almeno 300.000 i ragazzi al di sotto dei 18 anni attualmente ingaggiati in ostilità. La maggior parte dei bambini soldato ha tra i 15 e i 18 anni. Molti però, vengono reclutati all'età di 10 anni o anche prima.
Una ricerca condotta dall’Ufficio dei Quaccheri presso l’ONU a Ginevra e da Rädda Barnen (l’agenzia svedese di Save the Children) afferma che sono più di 300 mila i minori di 18 anni attivamente coinvolti nei conflitti armati in tutto il mondo. Inoltre, anche se non costantemente impegnati in conflitti armati, altre centinaia di migliaia sono arruolati in eserciti di paesi dell'Africa, Asia, Europa ed Americhe.
Virginia Labal