Come ogni prodotto di successo anche i farmaci antimalarici a base di artemisina (artenusate) hanno attratto l’interesse dei falsari, con il pericolo, però, di mettere in pericolo la vita dei pazienti e la salute pubblica. Uno studio pubblicato sulla rivista ‘Medicine’ da un gruppo di 21 ricercatori africani, asiatici ed europei segnala che tra il 38 e il 52% delle pasticche del campione da essi esaminato conteneva amido, gesso e una varietà di principi attivi inadeguati invece della necessaria dose di artenusate.
In un'altra ricerca, i cui risultati sono stati anticipati dal sito SciDev.net, testata on line specializzata in ricerca scientifica nei e per i paesi in via di sviluppo, gli scienziati del Georgia Institute of Tecnology (Usa) hanno riscontrato nelle pasticche antimalariche sul mercato in Laos, Myanmar e Thailandia forti dosi di polveri, analgesici sospettati di causare danni alle ossa e tipi di antimalarici inefficaci per le caratteristiche della malattia in Asia; in alcuni casi sono stati misurati 10 milligrammi di principio attivo invece dei 50 minimi necessari.
Due anni fa 34 nazioni africane hanno adottato la nuova tipologia di antimalarici e questo fa temere che, dopo l’Asia, la frode possa trovare nuovi mercati anche in Africa. Al problema ha dedicato molta attenzione la rivista ‘Nature’, che vede negli alti costi del prodotto a base di artemisina una delle ragioni del successo delle medicine false vendute con marchi simili ma a prezzo molto inferiore. Tra gli altri aspetti, a favorire il mercato dei farmaci contraffatti ci sarebbero anche gli alti costi degli esami scientifici necessari per verificare i contenuti degli stock, la mancanza di personale qualificato in grado di individuare le frodi, l’esistenza di magazzini non autorizzati e la corruzione.
Si ritiene che la maggior parte degli antimalarici falsi siano prodotti nella Repubblica popolare cinese e in India. Gli scienziati del Georgia Institute of Tecnology affermano di aver messo intanto a punto un metodo di analisi più facile e veloce che permette di scoprire medicine false in pochi secondi, invece della procedura di laboratorio di due ore finora necessaria; non sono chiari però i costi di questo nuovo metodo.
(BF) da Misna