23 dicembe 2016 - Abbiamo chiesto ad Alessia, volontaria in Servizio Civile in Angola di raccontarci la sua preparazione al Natale quest’anno.. ecco la sua testimonianza.
"Dicembre è finalmente arrivato, portando con sé il suo tipico clima natalizio, sebbene i quaranta gradi all’ombra non aiutino molto ad immedesimarsi in questa atmosfera, per noi italiani tipicamente invernale. Tuttavia il centro della città di Luanda è perfettamente addobbato a festa, con luci colorate a forma di babbo Natale e pupazzi di neve ad ogni angolo. La stessa Casa Magone – centro di prima e seconda accoglienza per bambini di strada dei Salesiani di Don Bosco (sostenuto dal VIS attraverso il prezioso contributo dell’Unione Europea, della CEI e di molti donatori provati),– è stata decorata per l’occasione dagli educatori e dai volontari.
Proprio per celebrare questa festività nota e amata in tutto il mondo, i due centri per bambini di strada gestiti dai salesiani si sono riuniti, organizzando una grande festa; durante la festa i bambini e le bambine si sono esibiti in danze, canti e teatro ed hanno partecipato anche alcuni ospiti speciali, tra cui una compagnia di danza e diversi cantanti di kuduro del quartiere. Inutile raccontare la gioia e l’entusiasmo dei ragazzi, a ballare scatenatissimi sul palco! Come cominciava una canzone nuova si precipitavano tutti di corsa per poter dar sfoggio delle loro abilità!
Il tutto si è poi concluso con un modesto pranzo, durante il quale quasi un centinaio di ragazzi e bambini si sono riuniti tutti alla stessa tavola e hanno condiviso il pasto, continuando a ridere e a scherzare tra di loro, quasi fossero tutti membri della stessa grande famiglia. Ed infine non poteva di certo mancare la classica distribuzione dei regali! Alcuni volontari dell’Università Cattolica di Luanda si sono gentilmente offerti di procurare un paio di pantaloni o una maglietta per ciascun ragazzo presente quel giorno, così a fine pasto hanno chiamato uno ad uno i bambini dei due centri per consegnare loro i regali.
Tutti hanno atteso di sentir chiamare il proprio nome, con pazienza e curiosità. E quando, ricevuto il pacchetto, hanno aperto il regalo i loro volti si sono illuminati alla vista del contenuto; ammirandolo e mostrandolo agli amici, lo ritiravano subito dopo al sicuro nella carta, affinché non si sgualcisse o sporcasse.
È stato proprio in quel momento, mentre mi aggirravo tra le sedie per vedere che cosa avessero ricevuto, che mi accorsi di Nevito, uno dei più giovani al centro Magone, che se ne stava appoggiato al muro, fissando triste il pavimento. Mi avvicinai per chiedergli cosa non andasse in un giorno tanto felice. “I miei jeans sono troppo grandi” mi rispose sottovoce e mostrandomi i pantaloni enormi per il suo corpicino. Lo presi, dunque, per mano e spiegammo il problema ad Adriana, una delle educatrici, che subito chiese ad uno degli altri ragazzi se avesse voluto fare a cambio con il piccolo Nevito. Non fu difficile trovare qualcuno disposto allo scambio, anche altri avevano ricevuto vestiti di taglie diverse dalla loro.
Nevito mi mostrò sorridente la sua coloratissima maglietta nuova, abbracciandomi e dicendomi “Grazie, prima era un giorno triste, ma adesso posso darti un abbraccio felice!”. Ed è stato proprio grazie a questa frase e al grande sorriso che mi ha rivolto, che mi sono resa conto di come non sia necessario fare grandi azioni eclatanti, compiere imprese impossibili per salvare il mondo, a volte basta un piccolo gesto, un’accortezza, una carezza o un sorriso, anche timido e nascosto, per risollevare l’umore di qualcuno, che sia Natale o un giorno qualunque".
Buone e calde Feste!