14 ottobre 2013 - Lo scorso 9 ottobre la Commissione giustizia del Senato ha accolto un emendamento, presentato dai senatori Buccarella e Cioffi, con il quale viene abrogato l’art. 10 bis del testo unico immigrazione, cioè il reato di ingresso e soggiorno illegale.
L’emendamento, passato con il parere favorevole del Governo, è inserito nel disegno di legge di “Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili”, già esaminato in prima lettura dalla Camera.
Perché il reato sia definitivamente cancellato occorre ora l’approvazione da parte dell’Assemblea di Palazzo Madama e quella definitiva della Camera dei deputati che tornerà ad esaminare il provvedimento nelle prossime settimane.
La decisione, se verrà confermata nel prosieguo dell’esame parlamentare, segnerà una netta inversione di tendenza nelle politiche di contrasto dell’immigrazione clandestina; non certo nel senso di rinunciare alle misure di espulsione nei confronti di chi entra e soggiorna illegalmente nel Paese, che torneranno nell’esclusivo ambito amministrativo, ma con l’obiettivo di evitare di criminalizzare queste condotte e di liberare gli uffici giudiziari da una moltitudine di costosi quanto sostanzialmente inutili procedimenti penali.