Medio Oriente: un passo avanti verso la pace, nasce l’Unione per il Mediterraneo

Il vertice di 43 Stati del Mediterraneo tenuto a Parigi che si è concluso 13 luglio 2008 dando vita all'UNIONE per il MEDITERRANEO, segna uno dei passi più significativi fatti verso la tanto desiderata e tanta attesa pace tra Israele e Palestina.

Il presidente dello stato ebraico, Ehud Olmert, e il presidente dell'Anp, Abu Mazen, si sono incontrati nella capitale francese dichiarando, al termine dei colloqui, di essere vicini ad un accordo. Olmert afferma che "questi negoziati sono seri, ci sono ostacoli e disaccordi. Ci stiamo avvicinando al momento in cui la Palestina e lo Stato di Israele dovranno assumere decisioni per portarci a un punto dove finora non siamo mai giunti".

Anche Abu Mazen ha garantito "la massima serietà nei negoziati, avviati da tempo con Israele, e il rispetto della road-map e della legalità internazionale". Il presidente palestinese ha affermato che "la pace in Medio Oriente è la base per la pace nel mondo. Se non succede in fretta, il mondo non sarà stabile".
Infatti la nascita ufficiale dell'Unione per il Mediterraneo segna grandi passi per la pace in Medio Oriente. I 43 firmatari (i 27 dell'UE, più Algeria, Egitto, Israele Giordania, Libano, Marocco, Mauritania, Siria, Tunisia, Turchia, Autorità palestinese, Albania, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Monaco) sono "uniti" in una comune ambizione, quella di "costruire insieme un futuro di pace, democrazia, prosperità, comprensione umana, sociale e culturale".

L'Unione per il Mediterraneo vuole "tradurre" i suoi obiettivi in "progetti regionali concreti" e i firmatari dell'accordo hanno convenuto ieri a Parigi di dare la priorità a sei iniziative chiave come il disinquinamento del Mediterraneo, la costruzione di autostrade marittime e terrestri per migliorare le fluidità del commercio fra le due sponde del Mediterraneo, il rafforzamento della protezione civile visto, la creazione di un piano solare mediterraneo, lo sviluppo di un'università euromediterranea, e un'iniziativa di sostegno alle piccole e medie imprese.

Il VIS da più di 15 anni porta avanti interventi di promozione umana e sociale orientati soprattutto alla convivenza pacifica e al dialogo interculturale di bambini, giovani e donne. In particolare, il VIS sostiene da anni i corsi di formazione professionale che la Salesian Technical School di Betlemme offre ai ragazzi dell'area, tra i quali quelli della lavorazione del legno d'ulivo, della ceramica e della madreperla.
In Italia il VIS partecipa alle campagne di promozione della pace, dei diritti e dello sviluppo in Medio Oriente, con Ong, associazioni di solidarietà, enti locali, e promuove la manifestazione "Un muro non basta", mostra fotografica itinerante, importante occasione di approfondimento della irrisolta questione palestinese.