06 febbraio 2017 - Dal mese di marzo 2015, Il VIS con il finanziamento dell'Unione Europea sta attuando il progetto dal titolo "La partecipazione attiva e responsabile di organizzazioni della società civile per la crescita e lo sviluppo sostenibile della provincia del Nord Kivu, Repubblica Democratica del Congo "
Il progetto in partnership con l’Opera di Don Bosco attraverso il Centro Don Bosco Ngangi, Collectif Alpha Ujuvi (associazione locale che si occupa di minori) e FOPAC/NK (Federazione di organizzazioni dei produttori agricoli congolesi) intende rafforzare la capacità delle organizzazioni della società civile che lavorano nel campo della protezione dei bambini, dell’agricoltura e della formazione professionale dei gruppi vulnerabili, a diventare protagonisti dello sviluppo sostenibile della provincia di Nord Kivu, in particolare, e della Repubblica Democratica del Congo in generale.
Nel quadro dello scambio e della valutazione dell'impatto del progetto a medio termine, una visita della Delegazione Locale della Commissione Europea nella persona del Dott. Alphonse Kassongo-Kingombe è stata effettuata sia presso la sede del progetto che presso i beneficiari.
Tutto è iniziato con un forum che ha riunito le organizzazioni che realizzano progetti con un finanziamento dell'UE nella RDC orientale. Questo forum è stato un momento di scambio, di condivisione di esperienze e di orientamento.
Dopo il forum, due giorni di visite sono state organizzate nei territori di Masisi e Nyiragongo e a Goma, sulle attività implementate nel quadro di questo progetto.
38 agricoltori (uomini e donne) membri di 17 organizzazioni agricole del territorio di Masisi, si sono riuniti per uno scambio sui risultati del progetto nella presenza del delegato UE Dott. A. Kassongo. Sono stati messi in evidenza i risultati importanti raggiunti e che hanno avuto un impatto nella vita quotidiana delle famiglie. Le tecniche diverse apprese durante le formazioni organizzate dal VIS con il partner FOPAC, hanno permesso alle famiglie di aumentare le entrate mensili.
Inoltre è stata effettuata la visita anche presso la casa Mamma Margherita da anni sostenuta dal VIS, un centro per ragazze madri le quali beneficiano di attività di formazione professionale in: taglio e cucito, cucina, parrucchiera e di diverse altre attività di supporto per loro e per i loro bambini.
Infine un incontro con 20 organizzazioni della società civile che lavorano nell’ambito della protezione dei minori si è tenuto presso la Casa Gahinja/casa di accoglienza per bambini di strada gestito dai Salesiani di Don Bosco. Durante questo incontro è stato sottolineato da parte della DIVAS (Dipartimento Ministeriale per gli Affari Sociali) il grande numero di bambini vulnerabili presenti della provincia di Nord Kivu (circa 96.000), ed il ridotto numero di assistenti sociali (solo 35). Da questi dati risulta che 1 assistente sociale dovrebbe seguire 2742 bambini ogni anno. A questo problema bisognerà trovare delle modalità per affrontarla e per rafforzare la squadra nella formazione di altri operatori sociali.
Il progetto è nel pieno ritmo dello svolgimento e le attività future si stanno programmando tenendo in considerazione tutti gli spunti emersi durante la visita della Delegazione Europea lo scorso aprile.