L'Italia accolga le raccomandazioni ONU nella lotta alle discriminazioni razziali

19 marzo 2012 -  Il Comitato Onu antidiscriminazione razziale (CERD) ha pubblicato la scorsa settimana le "osservazioni conclusive" sull'Italia. Ancora una volta e in linea con i pareri più volte espressi da tutti gli organi del sistema delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa che si occupano di diritti fondamentali, il CERD reitera la necessità di realizzare al più presto anche in Italia una Istituzione nazionale per i diritti umani, in linea con i Principi di Parigi che ne indicano competenze e garanzie e gli standard internazionali in materia, oltre ad evidenziare la necessità di coinvolgere in tale il processo della società civile e di chiedere il supporto tecnico dell'unità istituzioni nazionali dell'Alto Commissariato ONU per i diritti umani.

Il Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani ha provveduto a tradurre in italiano le considerazioni del CERD e vi invitamo a leggerle per capire meglio lo stato di applicazione della Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale approvata nel 1965 dalle Nazioni Unite e ratificata dall’Italia nel 1976.

"E' fondamentale per un paese, come il nostro, che si proclama a democrazia consolidata partecipare seriamente ai processi di esame da parte degli organi ONU. Auspichiamo quindi che le raccomandazioni che l'ONU rivolge al nostro Paese non cadano nel vuoto e che il governo adotti misure coerenti ed efficaci per combattere ogni forma di discriminazione razziale e razzismo" - ha dichiarato Carola Carazzone, portavoce del Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani e presidente del VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo.

Clicca qui per leggere la traduzione non ufficiale a cura del Comitato Italiano per la promozione e protezione dei diritti umani