20 giugno 2013 - Si celebra oggi la Giornata Mondiale del Rifugiato; una giornata che ricorda la condizione di circa 70 milioni di persone nel mondo. E tale numero è in crescita, nella misura in cui guerre, calamità e discriminazioni obbligano le persone ad abbandonare i propri paesi. La Procura Missionaria di Madrid ha diffuso un comunicato per sottolineare l’impegno per i rifugiati sviluppato dalla Congregazione Salesiana.
Il conflitto in Mali ha causato oltre 280.000 sfollati interni, senza considerare i circa 120.000 profughi che hanno cercato rifugio nei paesi vicini. In Mali, a Bamako i missionari salesiani si pongono accanto alle famiglie bisognose. “Qui sono le stesse famiglie del posto che si stanno facendo carico di aiutare le altre famiglie provenienti dal Nord”, riportano i missionari salesiani.
Il centro Don Bosco Ngangi di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, dove operano anche i volontari VIS, è uno dei luoghi in cui centinaia e centinaia di persone si rifugiano ogni volta che si riaccendono gli scontri nella zona. Attualmente la comunità salesiana è in allerta perché – come testimoniano da Goma - “nonostante la tregua finora venga rispettata, non si sa mai cosa può accadere. In questo momento, ci sono alcune decine di profughi nei nostri cortili... Diamo loro acqua, cibo e cure mediche”.
Tra le varie attività in corso in Pakistan, i Figli di Don Bosco si occupano di accudire i bambini rifugiati provenienti dall’Afghanistan. A Quetta, grazie anche al sostegno del VIS, i centri scolastici salesiani stanno lavorando duramente affinché i bambini afgani possano proseguire il loro percorso formativo.
Nel campo profughi di Kakuma, in Kenya, il numero di rifugiati è in aumento. Alla fine del mese di maggio, circa 119.500 persone vivevano in quel campo – uno dei più grandi al mondo – nel quale i salesiani lavorano da anni e dove s’impegnano a dare educazione ad oltre 66.000 minori internati.
La situazione in Siria diviene ogni giorno più difficile. Spiega don Munir El Rai, Ispettore dei Salesiani del Medio Oriente: “le tradizionali attività abbiamo dovute fermarle già mesi orsono, per poter rispondere alle esigenze della popolazione”. Dall’inizio del conflitto in Siria, inoltre, anche i salesiani presenti in Libano hanno iniziato a dedicarsi ai rifugiati siriani, dato che attualmente sono circa 500.000 i siriani fuggiti in Libano, e – secondo i dati dell’UNICEF – oltre la metà di questi sono bambini.
La Giornata Mondiale del Rifugiato invita tutti a non dimenticare che nel mondo ci sono milioni di profughi e rifugiati che hanno bisogno di protezione e aiuto.
Per riflettere, e per imparare, guardiamo il bel video diffuso da UNRIC per la giornata del Rifugiato