“Combattere la povertà, costruire la pace” sarà il tema della 42ma Giornata Mondiale della Pace che si celebrerà a gennaio 2009. Tema scelto dal Santo Padre Benedetto XVI per sottolineare l’urgente risposta della famiglia umana alla drammatica questione della povertà nel mondo.
<< La povertà è uno scandalo, come si può rimanere insensibili agli appelli di coloro che, nei diversi continenti, non riescono a nutrirsi a sufficienza per vivere? Povertà e malnutrizione non sono una mera fatalità, provocata da situazioni ambientali avverse o da disastrose calamità naturali; le considerazioni di carattere esclusivamente tecnico o economico non debbono prevalere sui doveri di giustizia verso quanti soffrono ... >> cosi Benedetto XVI ha introdotto la Giornata Mondiale della pace 2009.
Un messaggio, questo del Pontefice sposato in toto da Don Ferdinando Colombo, vice presidente del Vis che nella sua ultima intervista sull’Avvenire afferma: << Sono contento della scelta del Santo Padre, la povertà è un crimine e va combattuta. Non basta commuoversi e fare l’offerta, ma bisogna combattere contro la miseria per un impegno etico. Questo è un passaggio importante perché si passa dal semplice bisogno del povero al suo diritto umano di soggetto con una dignità>>.
Sembra una necessità – oggi - richiamare l’attenzione all’uomo ed ai suoi veri valori. Educare alla pace e alla mondialità, richiamare l’uomo al suo impegno morale e spirituale in un mondo che propone uno sviluppo umano secondo le leggi di mercato e i falsi miti.
Don Ferdinando nella sua intervista ribadisce: << il tema della povertà interpella il credente e anche il non credente perché rilancia i diritti umani e quindi può attraversare tutte le culture e le religioni. Di qui scaturisce la necessità di formare le persone, in particolare i giovani, ad una maggior conoscenza delle situazioni di povertà, a non restarvi indifferenti e a prendere posizione. Magari andando di persona, anche per un mese, a conoscere la povertà di tante persone in un paese del Sud del mondo>>.