25 luglio 2012 - Mentre ero in Tanzania al IV Forum Mondiale della Global Network of Religion for Children (GNRC), ho ricevuto la notizia di essere stata eletta Caribbean Regional Representative of the International NGO Council on Violence Against Children, cioè Rappresentante Regionale nei Caraibi del Consiglio Internazionale delle ONG contro la violenza sui bambini.
Ero stata presentata come candidata da Muchachos con Don Bosco (MDB), su proposta della Coalición de ONGs por la Infancia. L’elezione e’ stata organizzata dalla Red LatinoAmericana y Caribeña por la Defensa de los Derechos del Niño (REDLAMYC ) a livello regionale, per cui ogni Rete o Coalizione di ONG dell’America Latina e Caraibi poteva presentare un candidato per i Caraibi e uno per LatinoAmerica e poi si è proceduto alla votazione.
Non mi aspettavo che l'esito del voto portasse con sé questa grande ed emozionante sorpresa: sono stata eletta!
E’ davvero un grande onore per me poter far parte di un gruppo di lavoro internazionale di cosí alto livello e spero davvero di esserne all’altezza.
Il Consiglio di cui faccio parte in qualità di rappresentante di VIS/ MDB é composto da 19 persone: 9 membre di grandi ONG internazionali (Human Rights Watch, Global Initiative to End all Corporal unishment of Children, Defence for Children International, World Vision International, Save the Childrenj, ECPAT International, World Organization Against Torture, Plan International, e CRIN); 9 Rappresentanti Regionali (Nord America, America Latina, Caraibi, Africa Centrale e Occidentale, Sud Africa e Africa Orientale, Europa, Medio Oriente e Nord Africa, Asia Meridionale, Pacifico e Asia Orientale.)
Attualmente, il Consiglio è coordinato dai rappresentanti di Human Rights Watch e di Global Initiative to End all Corporal Punishment of Children.
Il Consiglio è stato creato nel 2007 ed ha il compito di aiutare Marta Santos Pais, la Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite sulla Violenza contro I Bambini, a compiere il suo mandato di monitorare le Raccomandazioni del UN Study on Violence against Children (lo studio pubblicato nel 2006).
Al di lá del fatto che rappresenta per me una grande opportunitá di crescita personale e professionale, penso che sia un’opportunitá grandissima per il VIS di essere presente in una istanza di cosí alto livello.
L’amore è uno dei pilastri fondamentali della pedagogia Salesiana. L'amorevolezza come amore soprannaturale, misto a ragionevolezza e comprensione umana, benevolenza, promozione e reciprocitá, costituiscono il supremo principio del metodo educativo di Don Bosco, che porta alla comunione di spiriti, al dialogo, alla comprensione, alla donazione reciproca e alla valorizzazione di ogni esssere umano come figlio di Dio.
La protezione dell’infanzia è sempre stato un tema centrale per il VIS che, insieme ai Salesiani, promuove in tutto il mondo il metodo preventivo di Don Bosco come alternativa educativa ai castighi corporali.
In una circolare a lui attribuita e rimasta inedita fino al 1935, probabilmente redatta nel 1883, Don Bosco si esprimeva con grande fermezza contro l’utilizzo delle punizioni corporali: “Ricordiamoci che la forza punisce il vizio, ma non guarisce il vizioso. Non si coltiva la pianta curvandola con aspra violenza, e non si educa perciò la volontà gravandola con giogo soverchio”. E poi ancora: “Ricordatevi che l'educazione è cosa di cuore e che Dio solo ne è il padrone, e noi non potremmo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l'arte e non ce ne dà in mano le chiavi... studiamoci di farci amare...” (E, 4, 209). In questo senso, possiamo affermare che Don Bosco è stato un grande precursore di tanti dei principi successivamente riconosciuti dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia.
Avevo giá avuto l’occasione di incontrare Marta Santos Pais durante l’evento CentroAmericano di monitoraggio dello Studio del Segretario Generale dell’ONU sulla violenza contro i bambini (tenutosi a Santo Domingo, 1-2 dicembre 2011). Durante l’evento come rappresentante della Global Network of Religions for Children (GNRC) le avevo fatto consegna di una “Dichiarazione Interreligiosa per un’Educazione Positiva senza Castighi Corporali e Punizioni degradanti”, firmata da piú di 30 leader religiosi qui in Repubblica Dominicana, in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera e Azione per i bambine e i giovani del mondo, un gesto simbolico ma di grande rilievo con l’obiettivo di riconfermare l’impegno delle comunitá religiose e spirituali di combattere ogni forma di violenza contro i bambini.
Marta Santos Pais ha sostenuto fin dall’inizio iniziative come la GNRC e in particolare la Giornata Mondiale di Preghiera e Azione.
Ho avuto modo di rincontrarla anche in Tanzania durante il Forum Mondiale della GNRC. Durante il suo intervento come uno dei relatori principali, ha presentato la Dichiarazione Interreligiosa firmata in Repubblica Dominicana come una buona pratica tra le iniziative interreligiose per combattere la violenza contro i bambini.
Insomma, è tutto ben collegato: GNRC, Ispettoria Antillle, MDB, Coalición ONGs por la Infancia, il NGO Advisory Council. Per dirla in altri termini: tutto confluisce nei diritti dell’infanzia.
Con questo nuovo ruolo, avró modo di essere in contatto con diverse organizzazioni, reti di organizzazioni a livello di tutti i Caraibi (sia le isole di lingua spagnola, sia le isole di lingua inglese e francese).
Il mio lavoro quotidiano si arricchirà e sono convinta che rafforzerá la linea del lavoro di advocacy per i diritti dei bambini dell’Ispettoria delle Antille, facendo arrivare la voce dei Salesiani fino alla Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite sulla Violenza contro i Bambini!
Un abbraccio da una caldissima e umidissima Santo Domingo,
Silvia Mazzarelli
Volontaria VIS Repubblica Dominicana