20 marzo 2018 - Un mio vecchio professore di antropologia un giorno definì la cooperazione come l’atto di innescare processi. Condivido appieno questa definizione perché posso testimoniare in questo mese di lavoro nella Brong Ahafo Region di averne constati qualcuno di essi. È la stagione secca e purtroppo percorrendo in lungo ed in largo il bush, si notano ampi tratti di esso bruciati e devastati dalle fiamme, due sono le cause; i bracconieri che appiccano incendi per poter cacciare più facilmente le prede che scappano dal fuoco ed i contadini che hanno l’erronea convinzione che bruciando i campi si rendono più fertili. Promuovendo da tre anni l’agricoltura organica e l’utilizzo di greenhouse cerchiamo di sfatare e contrastare queste deleterie pratiche che impoveriscono e depauperano il bush e la sua fauna.
Proprio in questo mese abbiamo siglato l’accordo con due banche del territorio per creare un fondo di sviluppo che possa essere da volano per i nostri studenti in agricoltura organica e gestione delle greenhouse. In tal modo cerchiamo di promuovere una crescita economica in campo agricolo ma rispettando l’ambiente che ci circonda. L’esempio più calzante è la greenhouse, dentro la quale si può coltivare in modo anche organico producendo verdure di maggior qualità e non intaccando la natura, infatti l’agricoltura più pratica nella regione è proprio quella dello slash and burn, taglia e bruci.