Anche quest’anno la ONG Save the Children ha presentato il settimo rapporto sullo "Stato delle madri del mondo”.
Secondo i dati, 9 dei 10 Paesi in cui le madri vivono in condizioni peggiori si trovano nell'Africa sub-sahariana: solo il 16% dei parti avviene alla presenza di personale specializzato, una donna su 13 muore per cause legate alla gravidanza, un bambino su 5 non arriva a un anno e ogni donna nel corso della vita assiste impotente alla morte di un figlio.
Il 94% delle morti infantili avviene nei Paesi in via di Sviluppo, la maggior parte delle volte a causa di malattie prevenibili o curabili come la malaria e la polmonite.
"Assicurando alle madri educazione, benessere economico e accesso ai servizi e alle cure sanitarie, sia le madri che i loro figli avranno maggiori possibilità di sopravvivere e crescere sani", dice Maurizia Iachino, presidente di Save the Children Italia.
Difatti nei Paesi ricchi, dove educazione, benessere economico e accesso alle cure sanitarie sono un diritto per la maggioranza delle donne, le madri stanno meglio, come testimoniano le tre nazioni prime in classifica Svezia, Islanda e Norvegia.
L’Italia, al diciannovesimo posto, è indicata invece come il Paese dove i bambini stanno meglio, sulla base dei parametri del benessere infantile: tasso di mortalità sotto i 5 anni, tasso di iscrizione alla scuola materna, tasso di iscrizione alla scuola superiore.
Lo stato delle madri nel mondo è indicativo del disastroso gap sociale politico ed economico che vige tra il nord ed il sud del mondo e che, dati alla mano, non accenna a diminuire.
Il quarto Obiettivo del Millennio punta alla riduzione di due terzi della mortalità infantile entro il 2015, ma i dati del rapporto ci dicono che il traguardo ha poche reali possibilità di essere tagliato.
Se le politiche globali non accennano a cambiare l’unica cosa che sarà ancora tagliata entro il 2015 è il cordone ombelicale del bambino africano già entrato negli ultimi posti della classifica, prima ancora di poter abbracciare lo sguardo di vita della madre.