Immigrazione, un sondaggio rivela che otto immigrati su dieci andrebbero via dall’Italia

"Se potessi me ne andrei dall'Italia"cosi ha risposto il 77 per cento degli immigrati che ha risposto ad un sondaggio on-line promosso dal portale sull'immigrazione "Stranieri in Italia". Sondaggio promosso circa un mese fa, all'indomani della presentazione del pacchetto-sicurezza. Su un campione di 4mila persone solo il 17 per cento di immigrati rimarrebbe nel nostro paese.

Da qualche commento lasciato a margine dell'articolo che ha introdotto il sondaggio risulta che il clima in Italia diventa ogni giorno più pesante. L'Italia tende a volte a non fare distinzione tra gli stranieri che lavorano per bene e i delinquenti. "Vengo da un paese che da 19 anni è in guerra civile. Io me ne andrei oggi, ma dove vado? Sono sfortunato due volte, per il mio paese d'origine e per il paese che mi accoglie, che non riesce a comprendere" commenta Dayax.

Intanto ieri il decreto di legge di conversione del decreto-sicurezza è stato approvato al Senato e ora passa alla Camera, presso cui dovrà essere approvato entro il 25 luglio. Il decreto, denominato "disposizioni urgenti in materia di pubblica sicurezza" contiene norme per agevolare le espulsioni dei clandestini, la stretta sugli affitti e l'aggravante dell'irregolarità per l'immigrato che compie reato. Dal decreto risulta che se un cittadino straniero irregolare commette reato la pena viene aumentata fino ad un terzo mentre può essere allontanato o espulso chi è stato condannato in via definitiva a pene superiori ai due anni. Il decreto legge cambia anche il nome ai Cpt che diventeranno i "centri di identificazione ed espulsione".

Sempre piu pesante la situazione per i tanti immigrati che risiedono da anni nel nostro paese e non sono ancora in regola. Il decreto flussi, decreto con cui l'Italia fissa annualmente il tetto massimo di cittadini extracomunitari che possono entrare nel paese per motivi di lavoro è ormai da anni l'unica chance per mettere in regola anche coloro che gia vivono e lavorano in Italia. Mentre, però, il 2006 apriva le porte a 470mila possibili ingressi, il 2007 ha messo a disposizione solo 170mila ingressi.

Ai 170mila ingressi messi a disposizione corrispondono le 700mila domande di regolarizzazione da parte di coloro che a fine 2007 ha chiesto il visto di entrata, molti di essi gia residenti in Italia. Da dicembre ad oggi - però- solo l'1% dei visti di entrata sono stati rilasciati. Una macchina burocratica troppo lenta per far fronte alle tante richieste.

Non mancano, però, in questa situazione che tende all'intolleranza e alla chiusura coloro che vivono e lavorano nel nostro paese ormai da anni e che non hanno intenzione di lasciare il paese. Anna fa parte del 17 per cento di coloro che hanno risposto si e commenta: "Non me ne andrei dall'Italia, ci ho messo sei anni per costruirmi una vita in un paese che mi piace! Continuo a tentare di regolarizzarmi."