Il Vietnam vive il suo boom economico insieme ad incertezze, ansietà e forti cambiamenti economici e sociali

Si è concluso da due giorni il più grande sciopero della storia del paese. 20mila lavoratori di uno dei più grossi stabilimenti della Nike nella provincia meridionale di Long An sono scesi in piazza per ottenere aumenti salariali. Ormai da anni il popolo Vietnamita assiste all'aumento costante dell'inflazione senza nessuna possibilità di reazione.

I livelli salariali di Cina e India aumentano ed il Vietnam diventa ogni giorno di più la nuova frontiera della delocalizzazione per le multinazionali occidentali in cerca di forza lavoro a buon mercato. Nguyen Van Thua, leader del sindacato provinciale dichiara che " gli operai non riescono più a sopravvivere con questi salari, il costo della vita li impoverisce giorno dopo giorno".

Nel 1986 il governo Vietnamita si è aperto ai mercati internazionali e negli anni 90 il paese ha assistito ad un cambiamento ed a una forte crescita economica ( sviluppo nel settore industriale e nei servizi finanziari e turistici). Da anni però l'inflazione che dilaga in tutta l'Asia colpisce duramente anche il paese dei "dragoni" intaccando soprattutto i beni di prima necessità, come il riso. Nell'ultimo mese si assiste ad un ulteriore rincaro dei prezzi del 25%, un colpo molto duro per i cittadini il cui salario mensile non raggiunge i 40 euro mensili.

Il Vietnam, un paese giovane in cui almeno la metà della popolazione non ha neanche 30 anni, vive oggi il suo boom economico insieme a incertezze e forti cambiamenti economici e sociali. Una popolazione che assiste ad uno sviluppo economico trascinato dalle esportazioni e dalle forze delle multinazionali occidentali in cerca di forza lavoro a basso prezzo.

Le associazioni di consumatori e le organizzazioni umanitarie provano a proteggere l'interesse della popolazione e mettono sotto pressione la multinazionali spingendole ad una maggiore trasparenza ed eticità sulle condizioni di lavoro. Ma questo non sembra essere sufficiente a garantire qualità di vita ai tanti giovani operai ed operaie del paese che decidono di re-agire scendendo in piazza.

Dal 2002 il Vis (progetti Vis in Vietnam) insieme ai salesiani opera nel paese nel campo della formazione professionale. Oggi in Vietnam uno dei tanti problemi è la richiesta di mano d'opera specializzata. Il nostro intervento è rivolto ai tanti giovani del paese al fine di accrescere le loro capacità umane e professionali.