10 giugno 2010 - Chiude al Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra l’esame dell’Italia da parte del Consiglio dei diritti umani nell’ambito del nuovo meccanismo di monitoraggio dei diritti umani (UPR- Universal Periodic Review, revisione periodica universale) istituito nel 2008.
Il VIS unica ONG italiana tra le 10 della list of speakers, attraverso Carola Carazzone responsabile dell’Ufficio diritti umani, è intervenuta alla sessione plenaria del Consiglio diritti umani con uno statement pronunciato anche a nome delle 82 ONG aderenti alla rete Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani.
Il VIS ha chiesto all’Italia – che oggi rimane uno degli appena 3 paesi dei 47 del Consiglio d’Europa senza istituzione nazionale indipendente per la promozione e protezione dei diritti umani – di adempiere urgentemente e senza ulteriori ritardi alle risoluzioni delle Nazioni Unite del 1993 e del Consiglio d’Europa del 1997.
Per un Paese come l’Italia la questione delle mancanza di risorse finanziarie riportata nelle risposte scritte del Governo alle 92 raccomandazioni ricevute a febbraio al termine della prima sessione delle UPR, risulta non pertinente.
Solo con una organo istituzionale nazionale, autorevole,indipendente ed efficace si potrà avere una politica di promozione e protezione dei diritti umani di lungo periodo, partecipata ed inclusiva.
In allegato è inserito il testo inglese dell’intervento alla sessione plenaria del Consiglio diritti umani