Giovanni e Bernd liberi subito!

26 marzo 2013 - Da oltre un anno il cooperante italiano Giovanni Lo Porto e il suo collega olandese Bernd non sono liberi. Oggi rilanciamo l'appello per la loro liberazione. Il loro rapimento è avvenuto il 19 gennaio 2013 a Multan, in Pakistan. Operavano nel sud del Punjab, collaborando con un progetto che prevedeva la costruzione di alloggi per famiglie rimaste senza casa dopo una violenta alluvione.

Di GIOVANNI LO PORTO (Lui ha doppio nome e per gli amici di casa è rimasto Giancarlo), cooperante originario della Sicilia, si è parlato poco. Noi oggi vogliamo invece accendere un riflettore sperando in un giorno di gioia come è stato quello della liberazione di Rossella Urru.

IL RAPIMENTO. Era il 19 gennaio quando è stato rapito insieme a Bernd Johannes, direttore olandese dell’ufficio della ong Welthungerhilfe a Multan, nella provincia centro-occidentale del Punjab, in Pakistan. Giovanni, amministratore dalla organizzazione non governativa, era arrivato da poco in Pakistan. Sono stati portati via da quattro uomini incappucciati e armati, che hanno caricato i due cooperanti su un’automobile poi direttasi verso una destinazione sconosciuta. I rapitori hanno puntato una pistola al volto dei cooperanti e li hanno costretti ad indossare il Shalwar Kameez, l’abito nazionale pachistano.

Welthehungerhilfe è un’organizzazione umanitaria privata, senza scopo di lucro, politicamente indipendente e non legata ad una denominazione religiosa. Fondata nel 1962, in questi 50 anni la ong ha seguito 5500 progetti in oltre 70 Paesi fornendo aiuto a vari livelli, da interventi di emergenza immediati dopo disastri a progetti a lungo termine portati avanti in collaborazione con partner locali e opera sotto il patronato della presidenza tedesca.

COSA POSSIAMO FARE?
Nel chiedere la liberazione, ci stringiamo alle loro famiglie e alla organizzazione non governative per le quali lavorano e invitiamo tutti a tenere alta l'attenzione facendo circolare le notizie e gli appelli per la loro liberazione. Quindi vi invitiamo a postare questo messaggio nelle vostre pagine fb, nei vostri blog, siti, mandate tweet in merito.

PER GIOVANNI: Unitevi alla pagina FB creata dagli amici di Palermo

LIBERI SUBITO!