Giornata mondiale della popolazione: riflettore sulle gravidanze in età adolescenziali

12 luglio 2013 - La Giornata Mondiale della Popolazione di quest’anno (che si cleebra l'11 giugno) punta i riflettori sul problema delle gravidanze in età adolescenziale: sedici milioni ogni anno, in molti casi non pianificate, che strappano bruscamente troppe ragazze all’infanzia e precludono loro la possibilità di avere un’istruzione e le stesse opportunità delle loro coetanee.

Il Fondo ONU per la Popolazione (UNFPA) denuncia che, oltre ad essere spesso frutto di discriminazioni, violazioni dei diritti umani e sfruttamento sessuale, le gravidanze adolescenziali mettono anche a repentaglio la salute delle giovani madri, che si trovano esposte al rischio di malattie e disabilità come la fistola ostetrica e addirittura di morte in caso di aborti pericolosi. Il prossimo rapporto UNFPA sullo stato della popolazione mondiale, la cui pubblicazione è prevista per ottobre, sarà incentrato proprio su questo argomento.

In occasione della Giornata della Popolazione 2013, il Segretario Generale delle Nazioni Unite si è soffermato sull’importanza dell’istruzione in generale e dell’educazione sessuale in particolare per combattere questo fenomeno, ricordando che “quando una giovane donna è istruita, è più probabile che si sposi più tardi, che rimandi la gravidanza fino al momento in cui si sente pronta, che abbia figli più sani e un reddito più elevato”. Ha inoltre invitato i governi ad assicurare servizi sanitari appropriati prima, durante e dopo la gravidanza.

Ban Ki-Moon ha concluso il suo messaggio con un appello a favore delle adolescenti di tutto il mondo, motore di cambiamento positivo, che hanno però bisogno del sostegno di tutti noi per realizzare il proprio potenziale.

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