14 aprile 2017 - Il 12 aprile è stata la giornata mondiale dei Bambini di Strada. Non è una giornata famosa, pubblicizzata, con tutto il tam tam mediatico di altre giornate mondiali. Ed è un errore. Milioni di bambini vivono per strada, dormono nei mercati, si guadagnano da mangiare con piccoli espedienti, ai limiti o oltre il labile confine di una legalità che per chi lotta per sopravvivere è un concetto senza alcun senso.
CHI SONO DAVVERO I BAMBINI DI STRADA?
Si tende a vedere la tematica dei bambini di strada come un fenomeno monolitico, spesso con equazioni semplicistiche. Due grandi casistiche vengono immediatamente proposte al nostro immaginario: il bambino o la bambina lasciano definitivamente un nucleo familiare disgregato, per cause di povertà, di abuso o di abbandono; oppure essi non hanno più nessuno al mondo, per la guerra, per incidenti o per disastri umani o naturali.
La realtà è invece sempre più sorprendente rispetto ai nostri schemi mentali. A Dakar, ad esempio, circa 50.000 bambini vivono per strada tutto il giorno e, a volte, anche di notte. Si tratta dei talibés, gli allievi delle scuole coraniche (daaras). Vi abbiamo già parlato di questo fenomeno ed adesso, insieme ai Salesiani di Don Bosco, abbiamo deciso di continuare ad agire per provare ad arginare questa situazione, a diversi livelli.
Continua a leggere la testimonianza di Stefano Merante, operatore VIS in Senegal, sul sito di Stop Tratta