Oggi 10 agosto 2009, si celebra la Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni del Mondo presso il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite. La giornata è stata organizzata dal Segretariato del Forum Permanente delle Nazioni Unite sulle Questioni Indigene in collaborazione con il Comitato delle ONG per il Decennio Internazionale dei Popoli Indigeni del Mondo e dall'ufficio di New York dell'Alto Commissario per i Diritti Umani. Il tema della celebrazione sarà popolazioni indigene e HIV/AIDS.
Il Forum è un organo consultivo del Consiglio Economico e Sociale con il mandato di esaminare questioni di rilevanza per le popolazioni indigene riguardanti lo sviluppo economico e sociale, la cultura, l'ambiente, l'educazione, la salute e i diritti umani.
Oggi si sono più di 370 milioni di indigeni in 90 nazioni del mondo.
I popoli indigeni sono gli eredi e i preservatori di culture e modi di relazionarsi con gli altri e con ambienti unici nel loro genere. Hanno mantenuto caratteristiche sociali, culturali, economiche e politiche distinte da quelle delle società dominanti in cui vivono. Nonostante le loro differenze culturali, i vari gruppi di popolazioni indigene sparsi per il mondo condividono problemi comuni inerenti alla protezione dei propri diritti come popolazioni distinte.
I popoli indigeni ovunque nel mondo hanno cercato un riconoscimento delle proprie identità, dei propri stili di vita e del loro diritto alla terra di origine, territori e risorse naturali; finora nel corso della storia, i loro diritti sono stati violati. Fanno probabilmente parte dei gruppi più svantaggiati e vulnerabili presenti oggi al mondo. La comunità internazionale riconosce ora la necessità di predisporre misure speciali di protezione dei diritti dei popoli indigeni del mondo.
Il VIS da anni opera in Ecuador con progetti a favore delle popolazioni indigene Shuar e Achuar per assicurare il loro sviluppo utilizzando in modo sostenibile i prodotti della foresta e per far si che siano le stesse popolazioni a gestire in modo conservativo e produttivo il loro ambiente.
In particolare il VIS ha avviato la scuola di formazione alla biodiversità, con annesso laboratorio per lo studio e la ricerca biologica.
Ha inoltre organizzato corsi di livello più avanzato a Quito, presso l'Università Politecnica Salesiana, dove gli studenti hanno a disposizione un laboratorio di analisi che interagisce con le attività di ricerca in area amazzonica. Tutte le attività rispettano la normativa ecuadoriana in applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Biodiversità vigente nel Paese dal 1993.
Il VIS, oltre a proseguire la scuola di Macas per agrotecnici indigeni, si sta impegnando a rafforzare le attività produttive e commerciali di alcune comunità amazzoniche e andine, facilitandone la distribuzione dei prodotti in Ecuador e in Italia, attraverso la rete del commercio equo e solidale.