11 gennaio 2011 - Un tubo di quasi 700 chilometri sta per attraversare l’Italia. Porterà metano in tutta Europa e grandi profitti ai privati. I costi invece li sosterranno i cittadini.
Jenner Meletti, inviato di Repubblica, ricostruisce in un articolo del 5 gennaio, la controversa vicenda del "tubo che bucherà l'Italia", il gasdotto Snam in corso di realizzazione tra Massafra (Taranto) e Minerbio, nella Pianura Padana.
Altreconomia ne ha parlato sul numero 114 (marzo 2010), e lo aveva definito la nuova autostrada del gas che taglierà in due l’Appennino centrale, nell'articolo intitolato “gasdotti a perdere" che analizzail ruolo di Snam -promotore del progetto- e del gasdotto, e approfondisce la relazione tra questo progetto e quelli di rigassificatori in costruzione in tutto il Paese.
Tra i “limiti” del progetto, che non emergono dall'articolo di Repubblica del 5 gennaio: “Il tracciato attraversa 35 corsi d’acqua, e ha interferenze per 87,65 chilometri con aree vincolate dal Vincolo idrogeologico e con 30 di aree boscate, e attraversa tre Siti d’importanza comunitaria, quelli del fiume Topino, dei boschi del bacino di Gubbio e dei boschi di Pietralunga, individuati in base alla direttiva comunitaria 92/43 sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche". E tra gli elementi significativi c'è anche un finanziamento pubblico di 300 milioni di euro che la Banca europea d'investimenti (Bei) ha garantito nel dicembre 2009 a Snam che “Copriranno quasi il 50% del costo di realizzazione del metanodotto tra Massafra e Biccari (Fg), il primo tratto di quello che raggiungerà Minerbio".
(fonte: altreconomia)