28 giugno 2016 – Si è concluso il 23 giugno a Vienna il Fundamental Rights Forum 2016, a cui hanno preso parte 650 partecipanti provenienti da 40 paesi e 130 esperti internazionali, per discutere delle più urgenti e pressanti sfide in tema di diritti umani a livello europeo e globale. Tra i presenti, anche VIS e BDI.
Connettere. Riflettere. Agire. Questi gli obiettivi del Fundamental Rights Forum 2016, tenutosi a Vienna dal 20 al 23 giugno. Quattro giorni di intenso lavoro e 28 workshop, nei quali professionisti del settore, decision maker di alto livello ed esperti si sono confrontati su sfide e best practice nei campi dell'inclusione, della protezione dei rifugiati e dell'era digitale, oltre che su right-based governance, empowerment dei rights holders e diritti fondamentali in linea con lo sviluppo sostenibile.
L'apertura dei lavori è stata affidata al Presidente austriaco Heinz Fischer e al Vice Presidente della Commissione europea Frans Timmermans. Un dialogo dinamico e rispettoso, la condivisione di conoscenze e lo scambio reciproco di idee e punti di vista hanno caratterizzato il Forum, il cui impatto dovrebbe coinvolgere tutti gli attori europei.
Per quanto riguarda il tema dell'inclusione, tra le riflessioni sul tavolo, questioni come il ridurre la disuguaglianza e aumentare la partecipazione economica, sociale e politica per sostenere la crescita inclusiva e sostenibile; superare i pregiudizi e promuovere una cultura dei diritti fondamentali e il rispetto tra i giovani e il pubblico in generale; misurare l'inclusione, combattere la discriminazione e proteggere i soggetti a rischio e quale ruolo possono svolgere le politiche di inclusione per affrontare le cause della radicalizzazione violenta.
Porre i diritti umani al centro delle future politiche di asilo dell'UE e fare il miglior uso delle nuove tecnologie; aiutare a porre fine al contrabbando e allo sfruttamento del lavoro attraverso imprese e industrie; incentivare la tutela delle donne e dei bambini e includere i rifugiati nel mercato del lavoro; promuovere i diritti dei migranti e dei rifugiati e monitorare e migliorare la segnalazione di violazioni dei diritti sono invece alcune delle domande che i partecipanti si sono posti sul tema della protezione dei rifugiati.
Anche le sfide dell'era digitale sono state argomento di discussione: far si che la tecnologia e l'economia basata sui dati contribuiscano a una società democratica e pluralista, che responsabilizzi gli individui; proteggere la dignità, la vita privata, i dati personali e la libertà di espressione nell'era digitale; i nuovi diritti e le leggi necessarie per garantire l'accesso paritario e senza ostacoli a internet e evitare e combattere il cyberodio e il cyberbullismo sono stati alcuni dei temi al centro del dialogo.