12 ottobre 2016 - Il VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo - è la ONG dei Salesiani di Don Bosco, presenti ad Haiti dal 1934, ed è impegnata nel Paese caraibico con propri operatori a fianco dei partner locali dal sisma del 2010.
Nico Lotta, Presidente VIS, dichiara: “L'uragano Matthew è solo l'ultima delle catastrofi naturali che aggrava una situazione di emergenza complessa in cui il Paese versa ormai da anni. Un disastro i cui numeri sono destinati ad aumentare giorno dopo giorno, purtroppo. Numeri che però sono tutt'altro che univoci: vari organi di informazione parlano di oltre 1.000 vittime già accertate, mentre altre testate ne contano 800. I numeri, quelli ufficiali, al momento sono diversi. Il bollettino OCHA (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs delle Nazioni Unite) indica 2.1 milioni di persone colpite, 1.4 delle quali necessitano di assistenza immediata. Le vittime accertate, stando all'ultimo bollettino dell'8 ottobre, sono 336. 61.537 le persone evacuate in 191 alloggi temporanei. Un caos di informazioni che si sta moltiplicando nel corso delle ore ma che, purtroppo, non cancella l'essenza della gravissima situazione attuale, con una emergenza colera alle porte e diversi casi sospetti già registrati negli ospedali del Paese”.
“Nell'area sud-ovest, in particolar modo, le comunicazioni sono interrotte e le strade inaccessibili a causa di fango e detriti. Abbiamo continui aggiornamenti dai nostri operatori presenti a Port-au-Prince, anche per quanto riguarda le aree colpite, dove sono presenti alcune delle strutture dei Salesiani con cui collaboriamo. Il Centro salesiano di Les Cayes, grazie alla solida struttura, ha resistito; ma tutto intorno lo scenario è di devastazione: case distrutte, alberi divelti, campi spariti, molte strade scomparse. È necessario un intervento immediato della comunità internazionale per fronteggiare in modo tempestivo l'emergenza e per pianificare interventi di lungo periodo”.
Prosegue Nico Lotta sull'impegno del VIS ad Haiti a partire dall'emergenza terremoto nel 2010. “Il VIS opera nei comuni di Carrefour, Cité du Soleil e Port-au‐Prince, concentrando la sua azione nei quartieri più disagiati e degradati della Capitale. Dagli interventi di prima emergenza post-sisma, con la gestione dei campi sfollati, l'impegno del VIS si è progressivamente orientato verso la ricostruzione e il rafforzamento e sviluppo del Paese, con azioni di protezione dei minori e di sostegno dei nuclei familiari vulnerabili. Le attività realizzate sono infatti costituite dalla ricostruzione di abitazioni, dalla formazione professionale, dallo start-up di attività generatrici di reddito, dalla prevenzione e recupero di bambini e adolescenti di/in strada e vittime di abusi e violenze attraverso la creazione di strutture socio-educative e scolastiche, oltre che dalla promozione e sensibilizzazione della società civile sui diritti dei minori”.
“Il nostro auspicio - conclude Nico Lotta - è che l’ennesima emergenza che ha colpito Haiti, con il lugubre seguito di vittime, feriti e sfollati, non costituisca la solita parentesi di attenzione mediatica verso il Paese dei Caraibi ma segni invece un rinnovato impegno e coinvolgimento della comunità internazionale. Haiti è ormai provato da decenni di instabilità politica e sociale, da povertà e diseguaglianze strutturali, dall’isolamento politico ed economico, a cui periodicamente si aggiungono le conseguenze delle calamità naturali. Non è con la logica dell’emergenza che può rinascere”.