EMERGENZA MADAGASCAR (25 marzo) - A pochi giorni dal devastante ciclone che aveva colpito la zona Nord del Madagascar, un altro uragano si è abbattuto sulle stesse località dell’isola.
Ambanja con le sue zone interne, fra le quali Bemaneviky dove è presente la missione Salesiana con l’oratorio la parrocchia il dispensario e la scuola, sono in una situazione di emergenza: tutto è andato distrutto. I villaggi attorno, sommersi dalle acque, ora sono coperti di fango. La strada nazionale è interrotta, e questo rende la logistica degli interventi ancora più complicata. L'ufficio di gestione delle catastrofi valuta al 95% le distruzioni materiali, nel distretto si contano al momento 15 morti e 20.814 sinistrati. Per ora, non è arrivato alcun aiuto. Si spera di poter far qualcosa trasportando gli eventuali viveri via fiume, con le piroghe che pian piano si stanno reperendo, visto che le strada è percorribile solo a piedi.
La gente del villaggio di Bemaneviky ha potuto salvarsi rifugiandosi al primo piano della casa Salesiana e nella Chiesa sopraelevata. Al ritirarsi delle acque una coltre di melma e fango di circa 30 cm ricopre ancora l'intera area del villaggio e, quasi certamente, buona parte del distretto missionario.
Le capanne del villaggio hanno subito gravi danni, molte sono adagiate su un fianco, altre bisogna completamente rifarle.
Il problema sanitario è preoccupante: i bambini sono i più colpiti sopratutto alle vie respiratorie. I problemi intestinali, causati dall’acqua non potabile, cominciano ad emergere, ma ciò che si teme davvero ora sono le epidemie (tifo, colera, dissenterie...).
Negli occhi di ognuno si può leggere la paura e la preoccupazione, eppure tra la gente si sente ripetere "Ringraziamo il Signore che ci mantiene in vita, non sarà un ciclone che ci fermerà".
Il VIS si impegna a sostenere da subito le popolazioni colpite