Egitto: si fermi la violenza

16 agosto 2013 -  Rilanciamo l'appello di Amnesty International che sollecita le forze di sicurezza egiziane ad adottare misure urgenti per evitare ulteriori bagni di sangue nello sgombero dei sit-in dei sostenitori di Mohamed Morsi. Ricercatori dell'organizzazione per i diritti umani sono al Cairo per verificare quanto accaduto.

"La promessa fatta dalle autorità di ricorrere a metodi letali per disperdere le proteste solo in casi estremi è stata tradita. Troppo spesso, in passato, le forze di sicurezza hanno usato la forza eccessiva contro i dimostranti, con conseguenze catastrofiche" - ha dichiarato Philip Luther, direttore del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.

"Le forze di sicurezza hanno il dovere di prevenire ulteriori perdite di vite umane. Questa dev'essere una priorità immediata" - ha aggiunto Luther.

L'accesso agli ospedali principali nell'area di Rabaa al-Adawiya risulta limitato dalle forze di sicurezza.

"In primo luogo, i feriti devono poter avere accesso alle cure mediche senza ostacoli. Le autorità devono garantire un'uscita sicura a tutte le persone che vogliono abbandonare le manifestazioni" - ha concluso Luther.

Da quando il presidente Mohamed Morsi è stato deposto, sono morte oltre 200 persone nel corso di scontri e violenze politiche.

www.amnesty.it ">fonte Amnesty.it -  comunicato del 14 agosto 2013