4 luglio 2013 - "Da stasera davvero non sappiamo cosa possa accadere, in piazza sembra una festa: lo sventolio delle bandiere, i cori, l'inno, ma alcuni studenti della Scuola Salesiana del Cairo ci hanno descritto le immagini di sangue che hanno visto venendo a scuola passando dalla zona dell'univeristà dove ieri notte gli scontri hanno contato 23 morti e centinaia di feriti" ci racconta Raffaele con il VIS al Cairo. Ecco la sua testimonianza dall'Egitto dove le nostre attività educative e formative, nonostante la situazione, stanno andando avanti.
Mi ricordo benissimo quando arrivai a fine 2010, fuori dall'aeroporto del Cairo, più che le strade trafficate, l'inseguimento e il sorpasso di clacson e i carretti dei venditori di frutta trainati da asini tra le ville regali di Heliopolis, zona residenziale che ospita anche il palazzo del rais, la peculiarità che mi conquisto' maggiormente di quel tratto di strada dall'aeroporto alla scuola salesiana Don Bosco del Cairo fu il rendermi conto che non contavamo più di 100 metri senza un'immagine del presidente Mubarak: slogan appesi, cartelloni pubblicitari, edicole, negozi ...e anche in ogni classe dello stesso Istituto Tecnico (che ricordo è italo-egiziano, e pertanto prevede una doppia segreteria al suo interno).
Dopo qualche mese accadde quello che non si poteva immaginare: la rivolta del popolo, il riempimento della piazza, il dubbio se eravamo davanti ad una grande protesta o ad una vera e propria rivoluzione, ma gli studenti quel giorno ci avvisarono: "questa volta andremo avanti fino alla fine". Allora la polizia lo difese a spada tratta fino ad abbandonare e a lasciare la città in preda ai baltagheya (delinquenti e saccheggiatori) oggi invece no, le famiglie sono per le strade a braccetto con la polizia e l'esercito promette protezione del popolo.
Intanto qui a scuola sono i giorni degli esami di maturità, le prove scritte e alcuni orali sono terminati prima dell'anniversario del 30 Giugno; lunedì, martedì e ieri invece si è andati avanti e, nonostante la grandissima preoccupazione, professori e alunni ci siamo trovati per completare tutte le prove; i ragazzi hanno conquistato con tenacia il loro diploma! Più volte nel corso dell'anno si sono temuti blocchi delle lezioni, chiusura della scuola. Poche volte però il direttore Don Renzo ha assecondato i falsi allarmi e alla fine siamo arrivati al termine della scuola... in tempo!
I ragazzi verranno ancora nei prossimi giorni per i corsi di recupero e perché per loro è importante non perdere l'anno scolastico anche se le motivazioni per essere distratti, assenti, delusi, sfiduciati sono innumerevoli.
Anche grazie all'utilizzo della piattaforma online realizzata in collaborazione con il VIS (http://donboscocairo.edulife.eu/j/?lang=it), durante l'intero anno scolastico nelle giornate di incertezza e chiusura della scuola, siamo riusciti a mantenere aperto il dialogo tra docenti e studenti e a garantire loro continuità e assistenza. Molti neo-diplomati sognano di continuare gli studi all'estero, in Italia specialmente, per poi tornare comunque nel loro Paese, che è davvero da tutti gli egiziani, amatissimo e onorato.
I commissari d'esame, nominati e inviati dall'Italia dal Ministero dell'Istruzione, hanno espresso grande stima e ammirazione: "motivati e ben preparati, complimenti!" e ancora un professore italiano volontario da tre anni in Egitto: "Caro Amr, e' stato per me un onore averti come studente".
Da stasera davvero non sappiamo cosa possa accadere, in piazza sembra una festa: lo sventolio delle bandiere, i cori, l'inno, ma alcuni studenti stamattina mi hanno descritto le immagini di sangue che hanno visto venendo a scuola passando dalla zona dell'univeristà dove ieri notte gli scontri hanno contato 23 morti e centinaia di feriti.
Il lavoro continua: la prossima settimana con la formazione di 15 docenti di una scuola tecnica egiziana dove è presente una sezione italiana e dove il VIS ha un progetto sulle energie rinnovabili, da metà Luglio a metà Agosto con la formazione di italiano per le 200 matricole che si sono iscritte per il nuovo anno scolastico 2013-2014, con i corsi serali che anche questo pomeriggio sono andati avanti. La scuola continuerà giorno dopo giorno la sua missione a sostegno della formazione e dell'educazione tecnica di 600 studenti e 3mila corsisti per contribuire allo sviluppo di un paese di grande potenzialità, che ci auguriamo possa essere anche esempio per altre nazioni in questa primavera araba; ci crediamo e lo sosteniamo con la nostra presenza.
Raffaele
VIS EGITTO
Raffaele (36 anni, Milano), ingegnere e cooperante esperto in formazione tecnica a favore dei formatori, dopo una decina di anni di lavoro spesi in aziende operanti nel campo della automazione e dell'ingegneria civile, attualmente collabora per progetti di cooperazione internazionale a favore dell'innalzamento della qualità didattica e introduzione di nuove tecnologie.