21 settembre 2012 – Il nuovo rapporto 2012 "Committing to Child Survival: A Promise Renewed" dell’Unicef esamina i dati inerenti la mortalità infantile negli ultimi venti anni: il numero di bambini sotto i cinque anni che muoiono ogni anno è sceso da 12 milioni nel 1990 a 6,9 milioni nel 2011.
Il Rapporto analizza anche le maggiori cause di morte dei bambini: i decessi dei piccoli sotto i 5 anni di età sono sempre più concentrati in Africa sub-sahariana e Asia meridionale che hanno totalizzato oltre l'80% di tutte le morti infantili nel 2011. In media, in Africa sub-sahariana, un bambino su nove non raggiunge il quinto compleanno.
Con lo slogan "Una Promessa rinnovata", sta crescendo un movimento globale per porre fine alle morti prevenibili di bambini, impegnandosi ad agire per accelerare i progressi nella riduzione della mortalità neonatale, infantile e materna. Dal mese di giugno, più della metà dei governi di tutto il mondo – tra cui l'Italia - hanno sottoscritto e rinnovato il loro impegno per la sopravvivenza dei più piccoli.
Maggiori sforzi sono particolarmente necessari nei Paesi più popolosi e con alto tasso di mortalità. In aggiunta agli obiettivi legati alla salute e alla nutrizione, tutti gli altri fattori - in particolare l'istruzione, l'accesso a servizi igienici adeguati e all'acqua potabile, cibo nutriente e sufficiente, la protezione dell'infanzia e lo sviluppo delle potenzialità delle donne – sono, e saranno, fondamentali per rendere concrete le speranze di sopravvivenza e sviluppo dell'infanzia.