19 gennaio 2011 - Nel 2009 hanno raggiunto la cifra record di 40,3 miliardi di euro le autorizzazioni all'esportazione di materiali bellici dei paesi dell'Unione Europea: si tratta di un incremento del 20,1% rispetto all'anno precedente (33,5 miliardi di euro).
I maggiori esportatori
La Francia si conferma il principale esportatore dell'Unione (12,7 miliardi di euro a fronte di 10,6 miliardi nel 2008) seguita dall'Italia (6,7 miliardi; erano 5,6 miliardi nel 2008) che supera la Germania (5 miliardi nel 2009; 5,8 miliardi nel 2008), il Regno Unito (3,5 miliardi) e la Spagna (3,2 miliardi): questi cinque paesi ricoprono nel 2009 più dei ¾ delle esportazioni militari dell'Unione. In forte crescita anche le autorizzazioni all'export militare di Austria (oltre 2,2 miliardi; erano 946 milioni nel 2008), Polonia (1,4 miliardi; erano 368 milioni nel 2008) ma anche dei Paesi Bassi (1,3 miliardi) e Svezia (1,1 miliardi) mentre segnano un ribasso quelle del Belgio (1,1 miliardi). Di minor consistenza, ma in deciso incremento, anche le esportazioni della Repubblica Ceca (390 milioni), Danimarca (252 milioni), Grecia (227 milioni), Romania (165 milioni) e perfino di Malta che raggiunge la cifra di quasi 134 milioni di euro (erano 3,2 milioni nel 2008).
Impossibile, invece, ricavare dal Rapporto i dati precisi delle effettive consegne (exports) di armamenti dei paesi dell'Unione (da parte soprattutto di due dei maggiori esportatori europei e internazionali di materiali militari Germania e Regno Unito). Una grave carenza, soprattutto se si considera che le "linee guida" per la compilazione del Rapporto sono state definite da oltre dieci anni e ribadite due anni fa.
Altrettanto grave è la mancanza di reporting da parte di Francia, Italia e Svezia delle informazioni sulle esportazioni. Trattandosi di paesi che, oltre ad essere i maggiori esportatori di armamenti europei, hanno stabilito importanti e comuni accordi per la produzione e l'interscambio di materiali militari, dovrebbero impegnarsi a fornire al più presto tutte le informazioni che gli stessi governi hanno da tempo concordato come necessarie per una maggior trasparenza e confidenza reciproca. Nonostante queste carenze anche le effettive esportazioni di armamenti dei paesi dell'Unione sono aumentate nel 2009: si tratta (tenendo conto solo dei paesi che hanno fornito dati negli ultimi due anni) di oltre 10,2 miliardi di euro che rappresentano un incremento del 21% rispetto al 2008.
Fonte: Unimondo.org